In cantiere ci sono diverse missioni spaziali. Le diverse agenzie parse tra i vari paesi del mondo hanno i loro obiettivi, alcuni sono comuni e altri invece no. Tra i primi troviamo le lune di Marte, delle mete spesso ambite, ma mai raggiunte. Il Giappone sembra intenzionato a raggiungere una di queste.
La JAXA, l’Agenzia Spaziale Giapponese ha di recente annunciato MMX, Martian Moon eXploration. La missione in questo ha come obiettivo il lancio di un orbiter, un lander e forse anche un rover. L’orbiter avrà il compito di registrare sia Phobos che Deimo mentre il lander dovrebbe atterrare solo su Phobos.
Questa missione, oltre ad avere una valenza scientifica, è pensata anche per testare le capacità di recuperare messi come i lander. Infatti, il lander non solo dovrà raggiungere la suddetta luna di Marte, ma verrà anche ripreso, teoricamente verso il 2030, e riportato sulla Terra. Un obiettivo secondario è di riportare più di 10 grammi di terreno.
Phobos e Deimo potrebbero risultare parecchio importanti per l’uomo. Molte volte si è ipotizzato di usare queste due rocce spaziali come punti per la creazione di prime colonie spaziali. Un checkpoint intermedio tra la Terra e Marte, una base da cui far partire le vere e proprie prime missione sul pianeta rosso con a bordo essere umani.
Come detto, la missione è del Giappone, ma riceverà comunque aiuti da parte delle altre agenzie propria per via dell’importanza della stessa. Diversa strumentazione verrà fornita dalla NASA, dall’ESA, ma anche direttamente dalle agenzie spaziali della Francia e della Germania, rispettivamente CNES e DLR.
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