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I giardini botanici sono la chiave per salvare piante in via d’estinzione

Il nostro pianeta sta attraversando la sua sesta estinzione di massa e un nuovo studio sostiene che i giardini botanici possano rivestire un ruolo fondamentale nella salvaguardia della diversità vegetale nel mondo. In un articolo pubblicato su Plants, People, Planet, gli scienziati del Morton Arboretum Murphy Westwood e Nicole Cavender, in collaborazione con Abby Meyer, e Paul Smith dei Botanic Gardens Conservation International, descrivono in che modo i giardini botanici abbiano la capacità, le strutture, la varietà di piante e l’accesso al pubblico necessari per far permettere la conservazione delle piante, nonostante manchino i finanziamenti e il riconoscimento pubblico necessari per produrre un impatto significativo sulla conservazione globale.

Sebbene i giardini siano le organizzazioni ideali per affrontare le sfide derivanti dalla conservazione della diversità vegetale del mondo, i loro sforzi di conservazione rimangono sistematicamente sottofinanziati“, ha spiegato Westwood, direttore presso The Morton Arboretum. “C’è bisogno non solo di maggiori finanziamenti per le iniziative di conservazione delle piante custodite nei giardini, ma anche di fonti di finanziamento più affidabili, a lungo termine e stabili che possano coprire i tempi necessari per proteggere le specie vegetali minacciate“, ha aggiunto.

 

Strutture come i giardini botanici, nonostante il loro fondamentale contributo per la biodiversità, sono però sottofinanziate

Secondo gli autori dello studio, più del 20% delle specie vegetali è in pericolo di estinzione. In risposta a questa crisi, lo studio indica che i giardini botanici devono porre al centro del loro lavoro la conservazione della diversità vegetale. I giardini botanici, infatti, oggi ospitano almeno un terzo delle specie di piante conosciute, incluso oltre il 40% delle specie minacciate. Circa 60.000 scienziati specializzati forniscono competenze e gestiscono strutture nei giardini di tutto il mondo.

Queste posseggono le infrastrutture di conservazione più sofisticate al mondo, che gestiscono programmi di recupero vitali per le specie minacciate e allo stesso tempo contribuiscono ad educare un pubblico di oltre mezzo miliardo di visitatori ogni anno. “I giardini botanici sono centri di collegamento fondamentali tra persone e piante“, ha affermato Westwood. “Ma essi non saranno in grado di ottenere i risultati necessari per scongiurare la crisi globale dell’estinzione delle piante senza una rivoluzione nel modo in cui si spendono le risorse. Ora più che mai, c’è urgente bisogno delle nostre istituzioni e del ruolo fondamentale che esse svolgono per salvare le piante dall’estinzione, perchè tutta la vita sul pianeta dipende dalle piante“, ha sottolineato Westwood.

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