La Giornata Mondiale della Terra si celebra ogni anno il 22 aprile si da quando l’ex governatore del Wisconsin, Gaylord Nelson, diede vita a questa iniziativa nel 1970. Come affermò allora lo stesso Nelson, “la prova finale della coscienza dell’uomo potrebbe essere la sua disponibilità a sacrificare qualcosa oggi per le generazioni future le cui parole di ringraziamento non saranno ascoltate”.
Ed è questo lo spirito della Giornata Mondiale della Terra, un giorno dedicato alle tematiche legate al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. Un’occasione per ricordare all’intera umanità che questo è il nostro Pianeta, l’unico luogo dove viviamo e che per questo è nostra responsabilità prendercene cura. Ed il tema di quest’anno per la Giornata Mondiale della Terra è proprio “Investire nel nostro Pianeta.”
Come osserviamo ormai da decenni, la Terra ha iniziato a riscaldarsi, le temperature aumentano e le conseguenze per il clima e per l’ambiente sono spesso pericolose e preoccupanti. Il riscaldamento globale porterà a oscillazioni estreme della temperatura giornaliera. Le ondate di caldo diventeranno più probabili, così come i periodi di freddo intenso in aree dove generalmente il clima non è mai troppo rigido. Inoltre gli eventi meteorologici estremi sono aumentati di quasi il 10% dall’inizio degli anni ’90 all’inizio degli anni 2000.
Per questo giornate come quella di domani servono per svegliare le nostre coscienze e quelle dei nostri governanti. Il nostro impegno, a livello personale e di politica mondiale, deve essere concreto e costante, se vogliamo davvero che la Terra sia ancora un luogo adatto all’uomo.
Associazioni ambientaliste come Legambiente ritengono infatti che “per aiutare il Pianeta e contrastare la crisi climatica Governo e cittadini possono fare davvero la differenza agendo in maniera concreta”. E proprio in occasione dell’Earth Day del 22 aprile, ha proposto un pacchetto di 10 impegni per il futuro, 5 per il Governo e 5 per i cittadini.
Più fonti di energia rinnovabili: per fermare la dipendenza dalle fonti fossili e il ricatto del gas servono nel nostro Paese, e dello stesso avviso sono anche Greenpeace Italia e Wwf Italia.
Più mobilità sostenibile: è importante incentivare sempre di più la mobilità sostenibile. Si deve aumentare il numero delle colonnine di ricarica per le auto elettriche e va implementato anche il numero di treni e autobus elettrici nelle città inquinate. Si dovrebbero anche stanziare più risorse per i Piani Mobilità sostenibile comunali e gli spostamenti ciclopedonali. D’altra parte invece, si dovrebbe porre un freno ai bonus per l’acquisto di qualsiasi veicolo a motore a combustione.
Politiche climatiche più ambiziose: l’Esecutivo deve mettere in campo politiche più ambiziose in linea con l’obiettivo di 1.5° C e deve prendere misure non più rimandabili come lo stop ai sussidi dannosi per l’ambiente, per far uscire il nostro Paese dalla dipendenza delle fonti fossili.
Più economia circolare: il nostro Governo dovrebbe mettere a punto una strategia e un piano nazionale incentrati su riuso e riciclo, su maggiori controlli ambientali e sul dibattito pubblico nei territori.
Più coinvolgimento dei territori: Legambiente torna a ribadire l’importanza di un maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico.
Cittadini promuser: i cittadini devono diventare quasi produttori-consumatori della propria energia rinnovabile, diventando così protagonisti di un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili ed in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici, risparmiando anche qualcosa sulle bollette.
Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci (ovvero ridurre la produzione di rifiuti all’origine), riusa (ogni prodotto va utilizzato più volte possibile), ricicla.
Uno stile di vita più sostenibile: Ogni cittadino nel suo piccolo attraverso uno stile di vita sostenibile può fare la differenza. Sono molti i settori in cui ognuno di noi può incidere con le proprie scelte: ad esempio con la mobilità sostenibile.
Orti urbani: Dal verde urbano incolto alle aree degradate e ai rooftop garden, ovvero i piccoli orti su tetti e terrazzi, tutto può essere coltivato e trasformato in terreno per piante officinali e fiori, ortaggi e frutta da destinare al consumo familiare. Gli orti urbani assorbono i gas a effetto serra e sono anche spazi ideali per la salvaguardia della biodiversità e della vita di numerose specie, tra cui le api.
E l’impatto dell’uomo sul Pianeta Terra non è solo a livello climatico. L’aumento della popolazione mondiale richiede un notevole quantitativo di risorse ed è di grande impatto sull’ambiente e sul clima. L’aumento della popolazione mondiale è infatti una delle cause della perdita di biodiversità sulla Terra, con tutto ciò che ne consegue.
Per questo durante la Giornata mondiale della Terra saranno previste iniziative come quella del Center for Biological Diversity negli Stati Uniti, che prevede di distribuire gratuitamente, nell’ambito degli eventi organizzati per domani, 15.000 preservativi la cui confezione ritrae nove diverse specie in via di estinzione e informazioni sulla pressione che la crescita della popolazione umana esercita sugli orsi polari, le farfalle monarca e altri animali selvatici in pericolo.
Come spiega infatti Sarah Baillie del Center for Biological Diversity, “nella Giornata della Terra, tutti sono interessati a imparare cosa possono fare per salvare il pianeta. Ogni giorno aggiungiamo 227.000 persone sul nostro pianeta. Man mano che la nostra popolazione cresce, eliminiamo altri animali e piante. I preservativi aiutano le persone a stabilire un collegamento tra il sesso sicuro e il salvataggio della fauna selvatica”.
Dalla prima Giornata della Terra nel 1970, la popolazione mondiale è più che raddoppiata da 3,7 miliardi di persone a 7,8 miliardi, mentre le popolazioni di fauna selvatica sono diminuite del 68%. Le Nazioni Unite prevedono che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi entro il 2050 e supererà gli 11 miliardi entro il 2100.
Foto di anncapictures da Pixabay
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