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Glaucus Atlanticus: diamo uno sguardo al meraviglioso “drago blu”

La natura non smette mai di stupirci e stavolta lo fa con uno degli animali più misteriosi ed appariscenti finora conosciuti. Parliamo del Glaucus Atlanticus, volgarmente noto come “drago blu”, un rarissimo mollusco che proprio in questi giorni è stato avvistato sulle spiagge australiane del Queensland da una turista americana. Dotato di un meraviglioso colorito blu acceso, il drago blu raggiunge la lunghezza massima di tre centimetri ed è diffuso negli oceani di tutto il mondo, sebbene sia estremamente raro.

Oltre ad essere un animale molto affascinante, il Glaucus Atlanticus mostra un’altra peculiarità molto interessante, relativa al suo modo di spostarsi nell’oceano: l’animale vive fondamentalmente a testa in giù, aggrappato ad una bolla d’aria che “custodisce” gelosamente sul suo ventre, lasciandosi trasportare dai venti e dalle correnti marine. Data la sua mole estremamente ridotta, questo animale può essere facile preda di una sterminata serie di animali marini, ma può contare sulla mimetizzazione garantita dal suo colore ceruleo, che lo confonde con le increspature della superficie del mare.

 

l Glaucus Atlanticus è un mollusco molto piccolo, ma che sa essere pericoloso per l’uomo

Il Glaucus Atlanticus si nutre principalmente di caravelle portoghesi, una particolare specie di medusa diffusa in gran parte dei mari del mondo. Tuttavia, il drago blu non sfrutta questi animali solo per cibarsene, ma ne utilizza i lunghi tentacoli velenosi per proteggersi dai predatori e come arma contro le proprie prede. Questa sua abitudine, peraltro, rende piuttosto pericoloso entrare in contatto con questi animali, dal momento che il veleno delle caravelle è pericoloso anche per l’essere umano.

Incontrare questi animali lungo le spiagge oceaniche è molto raro, seppur non impossibile. Ad oggi, sono ancora molto poche le informazioni sul Glaucus Atlanticus e pertanto la comunità scientifica non conosce ancora le sue abitudini relative ad esempio alla riproduzione o ad altre dinamiche della loro vita. Per ora, quindi, non possiamo fare altro che ammirare la bellezza di questi curiosi animali e fare attenzione, qualora se ne dovesse incontrare uno, quando si ha intenzione di interagire direttamente con essi.

 

Nello Giuliano

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