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Gli animali diventano più intelligenti combattendo con i vicini

Dalle formiche ai primati, l’intelligenza “napoleonica” si è evoluta per aiutare gli animali a far fronte alle miriadi di sfide cognitive derivanti dalle interazioni con estranei rivali, suggeriscono i ricercatori dell’Università di Bristol in un articolo pubblicato su Nature Communications. È stato a lungo suggerito che le interazioni sociali antagoniste e cooperative all’interno dei gruppi guidino l’evoluzione dei grandi cervelli. Ma gli animali di tutto lo spettro sociale devono costantemente destreggiarsi tra minacce e opportunità anche dagli estranei.

 

Gli animali e la lotta contro i vicini

Le interazioni con gli estranei sono state poco considerate nel contesto dell’evoluzione cognitiva. Attingendo ai loro diversi background nella cognizione animale, nei conflitti intergruppi e nell’evoluzione sociale, gli scienziati di Bristol hanno ampliato l’ipotesi dell’intelligenza sociale per includere questo asse sociale mancante.

Il dottor Ben Ashton, ricercatore onorario associato ed autore principale dello studio, ha dichiarato: “Le minacce e le opportunità esterne probabilmente presentano una serie di sfide cognitive. Gli animali devono difendere i loro territori, trovare compagni e competere per le risorse, crediamo che negoziare tali sfide richiedono una notevole potenza del cervello”.

Andy Radford, professore di ecologia comportamentale e co-autore, ha continuato: “Una grande quantità di tempo e di sforzi nel regno animale è dedicata alla raccolta di informazioni sugli estranei e ad evitare, sfruttare e ottenere interazioni con loro. Ma questo aspetto della socialità ha tradizionalmente ignorato nelle spiegazioni dell’evoluzione del cervello animale”.

Il Dr. Patrick Kennedy, ricercatore associato dello studio, ha aggiunto: “I biologi hanno dimostrato come le interazioni con i compagni di gruppo possono generare intelligenza ‘machiavellica’, l’astuzia in stile House of Cards necessaria per andare avanti nella politica sociale all’interno dei gruppi. Noi sosteniamo che anche gli animali serve intelligenza “napoleonica”, maggiore acutezza in stile Game of Thrones necessaria per trionfare in un mondo pieno di estranei rivali.”

 

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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