Quando sono divampati gli incendi che hanno colpito la Foresta amazzonica all’inizio di quest’anno, si è levato un enorme clamore anche mediatico, percepito dai potenti di tutto il mondo. All’inizio dell’emergenza, gli esperti hanno subito compreso la gravità della situazione e hanno subito definito la cosa come un “attentato ai polmoni del nostro pianeta“. Ora, ad oltre un mese dalla catastrofe, l’Amazzonia sta ancora bruciando ad un ritmo allarmante.
Secondo i rapporti più recenti, solo quest’anno oltre 80.000 incendi sono scoppiati nella Foresta amazzonica. Ruth DeFries, docente di Sviluppo sostenibile presso la Columbia University, ha parlato dell’impatto che avranno gli incendi in corso su tutta la regione amazzonica. DeFries ha dichiarato in merito: “L’Amazzonia immagazzina grandi quantità di carbonio, che si disperde nell’atmosfera quando gli alberi bruciano. Quindi, far sì che il carbonio resti sugli alberi anzichè disperdersi nell’atmosfera contiene i danni dei cambiamenti climatici, unitamente alla riduzione dell’uso di combustibili fossili”.
“A livello locale“, continua DeFries, “gli incendi emettono quantità enormi di fumi che incidono negativamente sulla qualità dell’aria, con serie conseguenze sugli habitat di flora e fauna“. Quindi, per quello che riguarda la biodiversità, quale sarà l’impatto a lungo termine degli incendi in Amazzonia e, in particolare, sugli habitat degli animali? Si pensa che la foresta pluviale ospiti circa tre milioni di specie diverse di piante e animali. Mentre gli animali più grandi possono avere maggiori possibilità di sfuggire agli incendi, gli esperti ritengono che gli animali più piccoli abbiano meno possibilità di scamparla.
Il dottor Claudio Sillero, professore di Biologia della conservazione presso l’Università di Oxford, ha riferito alla BBC che gli animali più piccoli avranno ben poco scampo dinanzi ad una catastrofe di simili proporzioni. Sillero ha dichiarato: “Diversi gruppi di animali soffriranno particolarmente questa situazione. In particolare, dobbiamo davvero preoccuparci di anfibi, rettili e invertebrati. Questi“, continua il professor Sillero, “vivono in micro-habitat che se colpiti dal fuoco rischiano di sparire completamente, causandone inevitabilmente la morte“.
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