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Gli scienziati creano un algoritmo per identificare il Covid-19 dal suono della tosse

Ricercatori di diversi Paesi hanno creato un algoritmo in grado di identificare se una persona ha il Covid-19 dal suono della sua tosse. Scienziati provenienti da Messico, Stati Uniti, Spagna e Italia, guidati da un team del Massachusetts Institute of Technology (USA), stanno sviluppando un database con migliaia di suoni di colpi di tosse di persone di tutte le età, con e senza coronavirus.

Questi suoni saranno analizzati usando un algoritmo e un’intelligenza artificiale per distinguere il suono della tosse di qualcuno che non è infetto da qualcuno che ha il Covid-19. La tosse e persino il tono della voce di una persona malata, asintomatica o non infetta presentano differenze, osservano i ricercatori, il che aiuta il sistema a identificare il suo stato in 15 secondi.

I partecipanti” doneranno “la loro tosse e i loro dati, mentre i colpi di tosse alimenteranno un sistema di intelligenza artificiale che, con il riconoscimento vocale, identifica la tosse da persone infette e non infette, confrontandole con un’accuratezza di cui l’orecchio non è in grado”, hanno spiegato gli esperti.

 

Lo studio

Lo studio è iniziato due mesi fa negli ospedali in Spagna, Italia, Stati Uniti e Messico, un Paese in cui i ricercatori ritengono che sia essenziale disporre di solidi record di tosse perché sta attraversando il picco della pandemia di Covid-19, con oltre 295.000 casi confermati e 35.000 morti dal primo caso identificato il 28 febbraio.

Man mano che il progetto avanza, sarà disponibile tramite un’applicazione che può essere scaricata gratuitamente sul telefono cellulare, in modo che le persone possano sottoporre la loro tosse a questo “rilevatore”.

La pandemia ha già causato oltre 565.000 morti e infettato oltre 12,74 milioni di persone in 196 paesi e territori.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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