Un team di neurochirurghi della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, negli Stati Uniti, ritiene che il rapporto aureo (Φ), tradotto da rettangoli nella famosa sequenza di Fibonacci, possa essere presente nell’architettura del cranio umano.
Rapporto divino, rapporto aureo, numero aureo. Esitono diversi nomi usati per designare questa costante irrazionale, una sequenza infinita di cifre che tende al numero 1.61803398875.
La sequenza di Fibonacci è una successione di numeri interi, che iniziano con 0 e 1, dove ogni numero è la somma dei due precedenti. Dopo 0 e 1, la sequenza continua con i numeri 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 fino all’infinito. E quando dividiamo un numero per il precedente, otteniamo la famosa costante d’oro.
Questa costante, solitamente associata alla bellezza, può essere trovata nel mondo naturale, come in alveari o conchiglie, nonché in varie opere d’arte. Si ritiene che il numero aureo sia stato usato per progettare il Partenone, un tempio dedicato alla dea Atena costruito nel V secolo a.C. sull’Acropoli di Atene nell’antica Grecia.
Diverse opere di Leonardo da Vinci includono anche la proporzione divina. Un esempio di questo è “l’uomo vitruviano“, che rappresenta il modello ideale dell’essere umano, con proporzioni perfette. Questa costante reale fu utilizzata anche nelle opere di altri artisti noti come Michelangelo, Rembrandt, Giotto e Dalí.
Ora una nuova ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati questa settimana sulla rivista Scientific Journal of Craniofacial Surgery, suggerisce che la proporzione divina possa essere presente anche nell’architettura del cranio umano.
Per giungere a questa conclusione, il team dei neurochirurghi ha confrontato le misurazioni di 100 teschi umani con 70 teschi di altri mammiferi, tra cui leoni, tigri, scimmie, cani e conigli. I risultati hanno mostrato che l’uomo è la specie animale all’interno di quelle analizzate che si avvicina maggiormente al rapporto aureo, con un numero di 1,6.
Rafael Tamargo, professore di neurochirurgia e coautore dello studio, ha affermato che la scoperta potrebbe avere “importanti implicazioni” nel campo dell’antropologia e dell’evoluzione. “La proporzione è molto importante nell’anatomia umana“, ha dichiarato Tamargo in una dichiarazione, rilevando che questo valore è presente nel corpo umano ed è anche molto associato agli standard di bellezza. “Ad esempio, la pressione sanguigna è un rapporto aureo Mentre la pressione sanguigna si allontana dalla proporzione, la persona si ammala sempre di più. In termini di pressione sanguigna, il movimento in numero è di solito verso l’alta pressione. I globuli rossi contengono il rapporto aureo a causa della loro forma biconcava“.
In genere, nelle persone di bell’aspetto, il rapporto aureo può essere visto sui loro volti e corpi. “Più le caratteristiche facciali si avvicinano a quel numero, più belle saranno le persone. Jennifer Aniston e Brad Pitt ne sono un buon esempio. Il rapporto facciale di Aniston è di 1,7 e quello di Pitt di circa 1,6. La [proporzione divina] è 1.618 [e continua all’infinito]“, ha sottolineato. “La nostra ipotesi è che il principio della sezione aurea, che è stato documentato in altri sistemi biologici e naturali, possa essere presente anche nell’architettura e nell’evoluzione del cranio umano“, hanno scritto gli scienziati alla conclusione dello studio.
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