News

Gli scienziati ricreano un’enorme onda di 28 metri e fanno una grande scoperta

Accadde nel 1995, quando un’onda mostruosa di 28 metri che ebbe origine nel Mare del Nord colpì una piattaforma petrolifera. Conosciuta come “Wave Draupner”, questa ha segnato un prima e un dopo in oceanografia. Sebbene la piattaforma avesse riportato solo danni minori e nessuno dei suoi occupanti rimase ferito, fu la prima volta che un’onda mostruosa fu registrata dai sensori.

Queste onde “anomale” sono molto difficili da prevedere perché si verificano all’improvviso e sono generalmente attribuite come probabili cause di catastrofi marittime, come l’affondamento di grandi navi. Ecco perché, per analizzarle più a fondo, un gruppo di scienziati dell’Università di Oxford e di Edimburgo ha deciso di ricrearle in laboratorio.

 

Lo studio in laboratorio

La simulazione è stata effettuata presso l’impianto di ricerca sull’energia oceanica FloWave dell’Università di Edimburgo, dove hanno creato l’onda utilizzando due gruppi di onde più piccole e variando l’angolo di incrocio.

I ricercatori hanno scoperto che era possibile riprodurre l’onda anomala solo quando l’angolo di incrocio tra i due gruppi era di circa 120 gradi. In questo modo sembrano aver trovato il modello esatto che causa l’apparizione di onde mostruose in alto mare.

Ma non è stato tutto quello che scoprirono, perché le fotografie ad alta velocità della simulazione diedero una sorpresa inaspettata. E l’onda simulata ha una sorprendente somiglianza con una famosa incisione giapponese che risale al 1830, conosciuta come la “Grande onda di Kanagawa”. L’incisione è dell’artista giapponese Katsushika Hokusai anche se, fino al 1995 le onde mostruose erano una mera leggenda. Questa somiglianza suggerisce che Hokusai sia venuto a conoscenza di una di queste onde, per cui ne fu ispirato per creare la sua opera.

Anche se sembra che questo mistero non sarà mai risolto, lo studio può essere l’inizio per creare un sistema satellitare che permetta di prevedere con maggiore precisione la formazione di queste enormi onde che sono pericolosi per le imbarcazioni.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Protesi sensoriali: ripristinare il tatto con la stimolazione cerebrale

Il tatto, uno dei sensi fondamentali per l’interazione con l’ambiente, rappresenta una delle più grandi sfide nella progettazione di protesi…

19 Gennaio 2025

Le profezie di Baba Vanga per il 2025: guerre e disastri naturali all’orizzonte?

Le profezie di Baba Vanga per il 2025 tracciano un futuro contrastato, in cui catastrofi naturali e tensioni globali si…

19 Gennaio 2025

Sorpresa Telepass: attenzione all’e-mail truffa

Avete ricevuto una strana e-mal dove vi viene comunicato che siete stati selezionati per vincere un kit di emergenza per…

19 Gennaio 2025

Come il cervello combina vista e udito per comprendere il parlato in ambienti rumorosi

In ambienti rumorosi, comprendere una conversazione può diventare una sfida, soprattutto quando il rumore di fondo è intenso e persistente.…

19 Gennaio 2025

Le offerte Amazon del fine settimana da non farsi sfuggire

Il fine settimana di Amazon è ricco di offerte super vantaggiose. Migliaia di prodotti tecnologici e non sono ora disponibili…

18 Gennaio 2025

Come l’esercizio fisico migliora l’elaborazione del linguaggio negli anziani

L’invecchiamento è spesso accompagnato da una riduzione delle capacità cognitive, inclusa l'elaborazione del linguaggio. Tuttavia, recenti studi suggeriscono che l’esercizio…

18 Gennaio 2025