Foto di Radovan Zierik da Pixabay
Il 2 marzo 2025, con l’atterraggio storico del Blue Ghost della Firefly Aerospace sulla superficie lunare, è stata realizzata una navigazione GPS senza precedenti, che potrebbe rivoluzionare le future missioni lunari. Il Blue Ghost è stato il primo modulo a atterrare verticalmente sulla Luna, e, attraverso il Lunar GNSS Receiver Experiment (LuGRE), ha permesso per la prima volta di utilizzare i segnali GPS sulla superficie del satellite naturale della Terra.
I tradizionali sistemi GPS, inadeguati per distanze così grandi, sono stati sostituiti da un sistema avanzato chiamato Global Navigation Satellite System (GNSS), sviluppato dalla NASA in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. Questo sistema misura autonomamente tempo, velocità e posizione, permettendo una navigazione molto più precisa sulla Luna, un aspetto fondamentale per le future missioni del programma Artemis.
Prima ancora dell’atterraggio, il LuGRE ha stabilito un nuovo record il 21 gennaio 2025, acquisendo il segnale GNSS più alto mai registrato, a ben 337.000 chilometri sopra la Terra. La potenza del segnale ha continuato ad aumentare durante il viaggio del lander verso la Luna, raggiungendo il picco a 391.000 chilometri sopra il nostro pianeta il 20 febbraio.
Incorporando i segnali GNSS, la missione Blue Ghost ha dimostrato che è possibile acquisire e tracciare con successo i segnali GPS sulla Luna, riducendo la necessità di una supervisione umana continua. Kevin Coggins, vice amministratore associato della NASA per il programma Space Communications and Navigation (SCaN), ha sottolineato l’importanza della tecnologia, dicendo: “Sulla Terra, possiamo usare i segnali GNSS per guidare qualsiasi cosa, dagli smartphone agli aerei. Ora, LuGRE ci dimostra che possiamo acquisire e tracciare con successo i segnali GNSS sulla Luna.”
LuGRE utilizza le costellazioni GNSS di GPS e Galileo, che si basano su una rete di satelliti in orbita terrestre media. Nelle prossime settimane, LuGRE continuerà a raccogliere dati cruciali per la navigazione lunare, mentre il Blue Ghost e i suoi strumenti condurranno ulteriori esperimenti scientifici.
Con questa scoperta, la NASA e i suoi partner aprono la strada a un futuro in cui le missioni lunari saranno più autonome, sicure e precise. La navigazione GPS sulla Luna rappresenta un passo fondamentale verso l’esplorazione sostenibile e approfondita della superficie lunare.
Foto di Radovan Zierik da Pixabay
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