Gli scienziati sono da tempo al corrente del fatto che l’aumento delle temperature sta contribuendo allo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia. Ma un nuovo studio ha scoperto un’ulteriore minaccia, che ha iniziato ad intaccare il ghiaccio dal basso: l’acqua calda dell’oceano che si muove sotto i vasti ghiacciai li sta facendo sciogliere ancora più rapidamente. La ricerca ha avuto ad oggetto una delle tante “lingue di ghiaccio” del ghiacciaio Nioghalvfjerdsfjorden, nella Groenlandia nord-orientale.
Quella che in gergo è chiamata “lingua di ghiaccio” non è altro che una striscia di ghiaccio che galleggia sull’acqua senza staccarsi dal ghiaccio sulla terra. Quello che questi scienziati hanno studiato è lungo quasi 80 chilometri. L’indagine degli scienziati ha portato alla luce l’esistenza di una corrente sottomarina, che trasporta acqua calda dall’Oceano Atlantico, che fluisce direttamente verso il ghiacciaio, causando un aumento della temperatura del ghiaccio e accelerandone lo scioglimento.
“La ragione dell’intensificarsi dello scioglimento è ora più chiara“, ha dichiarato Janin Schaffer, oceanografo dell’Istituto Alfred Wegener in Germania, che ha guidato il team di ricercatori. Gli scienziati hanno anche scoperto che una corrente simile scorreva vicino ad un altro ghiacciaio della Groenlandia, dove una lingua di ghiaccio più grande si era recentemente staccata e andata alla deriva nell’oceano. La perdita di massa dalla calotta glaciale della Groenlandia è la principale causa dell’innalzamento del livello del mare a livello globale. Questa contiene abbastanza acqua da aumentare il livello del mare globale di oltre 7 metri.
Gran parte dell’Artico ha registrato temperature record la scorsa estate, il che ha causato una perdita della calotta glaciale della Groenlandia di circa 11 miliardi di tonnellate di ghiaccio superficiale nell’oceano in un solo giorno, hanno detto gli scienziati; più o meno l’equivalente di 4,4 milioni di piscine olimpiche. Nel solo mese di luglio, la calotta ha perso 197 miliardi di tonnellate di ghiaccio, l’equivalente di circa 80 milioni di piscine olimpiche, secondo Ruth Mottram, scienziato del Danish Meteorological Institute.
Anche le temperature dell’acqua sono state da record nel 2019. Uno studio afferma che la temperatura degli oceani lo scorso anno era di 0,075 gradi sopra la media del 1981-2010. Gli autori dello studio hanno affermato che il calore assorbito oggi dagli oceani del mondo equivale ora a far cadere circa cinque bombe di Hiroshima al loro interno ogni secondo negli ultimi 25 anni.
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