La progettazione delle schede elettroniche rappresenta una fase strategica e delicata legata ad ogni tipologia di dispositivo elettronico. Non si tratta solo di disegnare un circuito stampato ma di costruirlo con intelligenza, traducendo esigenze funzionali, tecniche e produttive in un piccolissimo componente.
Ogni progetto deve essere calibrato in base a molteplici fattori: l’ambiente operativo, le condizioni di utilizzo, le normative di riferimento, le richieste del committente e, non meno importante, i limiti di budget.
Per poter raggiungere gli obiettivi è bene affidarsi a leader del settore come VT100.srl che, attraverso gli anni maturati nel settore, potrà essere di grande aiuto nella creazione di schede elettroniche customizzate.
Da ambiti come la logistica alla domotica, muovendosi poi verso tecnologie smart di controllo ambientale, i motori e le industrie agroalimentari: i campi di applicazione di questi progetti sono tanti e altrettanto numerosi i benefici.
Le schede elettroniche sono un must per ogni dispositivo ma non dobbiamo pensare ad esse come a qualcosa di standard; un approccio “tailor made” alla progettazione fa la differenza: ogni settore, ogni prodotto e ogni scenario applicativo presenta necessità che devono essere considerate.
Durante la progettazione si valutano variabili quali l’esposizione a temperature elevate, la presenza di campi elettromagnetici, il rischio di cortocircuito, la necessità di miniaturizzazione o di compatibilità con protocolli software esistenti. Un errore in questa fase può compromettere l’intero ciclo di sviluppo e portare a ritardi, sprechi economici e mancato rispetto delle certificazioni.
Ci sono dei vantaggi significativi tra cui:
Ma come funziona? Vediamo step by step cosa c’è da fare.
Primo step? Occuparsi della progettazione attraverso l’analisi dei requisiti. Si tratta di un processo collaborativo tra committente e azienda produttrice con l’obiettivo di definire i goal del progetto, quando verrà utilizzato ed eventuali limiti tecnici o economici. Solo attraverso questo passaggio si può poi procedere.
La fase di raccolta dati sfocia poi nello studio di fattibilità in cui si valuta se ciò che viene richiesto può essere effettivamente realizzato, considerando i componenti disponibili sul mercato, le tecnologie produttive e le risorse economiche.
Se il progetto è giudicato realizzabile, si procede con i passaggi successivi che vedremo nei prossimi paragrafi.
A questo punto si entra nel vivo della produzione partendo dalla scelta dei componenti. Si dovrà optare per quali utilizzare, il modo migliore per disporli, i materiali da adottare e le dimensioni per definire in modo più completo l’anatomia della scheda.
Elementi quali resistenze, condensatori e microcontrollori, risultano presenti in quasi tutte le schede, ma la loro selezione deve comunque essere effettuata con attenzione per evitare problemi di compatibilità, surriscaldamento o prestazioni insufficienti.
Assolutamente imprescindibile la definizione dello stack-up, ovvero la disposizione degli strati del circuito stampato. I tecnici e gli sviluppatori dovranno valutare ordine, spaziatura e materiali poiché influenzeranno direttamente l’efficienza del segnale, la gestione del calore e la resistenza a interferenze elettromagnetiche.
Lo schematico rappresenta la traduzione visiva e tecnica del progetto: è il disegno simbolico che collega tutti i componenti elettrici secondo logica funzionale. Deve essere chiaro, leggibile e preciso, poiché da esso dipenderanno la comprensione da parte di altri reparti (software, produzione, test) e la qualità del PCB.
Se ben progettato riduce il margine d’errore e velocizza le fasi successive, fungendo da vero e proprio linguaggio comune per tutte le figure coinvolte.
Con il layout si passa dalla logica alla fisica: è il momento in cui si definiscono le tracce del circuito, cioè i percorsi conduttivi che collegano fisicamente i componenti. In questa fase si parla di sbrogliatura o routing, un’operazione complessa che deve tenere conto di regole di progettazione rigidissime, specialmente per segnali ad alta frequenza.
Precisione millimetrica, calcolo delle impedenze, gestione delle linee differenziali e minimizzazione del rumore sono solo alcune delle sfide tecniche da affrontare. L’uso di software CAD avanzati è ormai indispensabile per gestire questa complessità.
A questo punto non si va direttamente in produzione ma serve una fase di test che viene chiamata di verifica e validazione. I progettisti utilizzano tool di simulazione e fanno check per individuare errori logici, interferenze o punti critici.
Quindi ci si muove verso un primo prototipo fisico su cui effettuare test funzionali, elettrici e termici per confermare l’efficacia del progetto o identificare modifiche necessarie. L’obiettivo è consegnare una scheda perfettamente aderente alle specifiche iniziali, pronta per la produzione in serie.
Come abbiamo capito, la progettazione di una scheda elettronica personalizzata richiede competenze tecniche che includono visione integrata, capacità di anticipare i problemi e una metodologia rigorosa. Investire nella personalizzazione e affidarsi a partner specializzati dà modo di ottenere dispositivi sempre più affidabili, differenzianti e performanti.
Se è vero che l’elettronica è ormai parte della quotidianità tanto dal punto di vista degli elettrodomestici quanto dell’automotive e della medicina, è altrettanto importante sottolineare quanto una scheda elettronica custom e ben progettata possa fornire un vantaggio competitivo strategico.
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