Nell'immagine si notano due stelle molto luminose con picchi di diffrazione a forma di croce. Intorno a loro sono sparse piccole stelle rosse con brevi picchi di diffrazione. Lo sfondo è quasi completamente coperto da gas: gas blu brillante attorno alla stella più grande al centro e in basso a destra, e gas rosso più sottile altrove. Ph. Credit: ESA/Hubble e NASA, J. Bally, M. Robberto
Una nuova foto del telescopio spaziale Hubble mostra stelle variabili, calde e giovani, nella Nebulosa di Orione. Tra le nubi di gas blu e rosso Hubble ci offre infatti uno sguardo dettagliato ad una piccola porzione della famosa Nebulosa di Orione. Tra i gas spiccano due stelle brillanti con i picchi di diffrazione a forma di croce, tipici delle immagini di Hubble.
Si tratta della stella variabile V 372 Orionis, in basso al centro, e della sua compagna più piccola, in alto a sinistra, chiamata BD-05 1307. V 372 Orionis, conosciuta anche come HD 36917 o Ori 47, è una stella variabile che mostra variazioni irregolari nella sua luminosità. La stella compagna, BD-05 1307, anche nota come 2MASS J05345223-0533085 o TIC 427373786, è classificata invece come stella della linea di emissione.
Stelle variabili come quelle di Orione sono spesso associate a nebulose diffuse, proprio come lo sono il gas e la polvere della Nebulosa di Orione. Questa è una delle più grandi regioni di formazione stellare, a circa 1.450 anni luce dalla Terra, dove vi sono moltissime stelle giovani e calde.
Per realizzare questa meravigliosa immagine sono stati utilizzati i dati di due deli strumenti del telescopio spaziale Hubble, la Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3. Questi strumenti acquisiscono dati nelle lunghezze d’onda infrarosse e in quelle del visibile.
Per ottenere l’immagine è stata creata una stratificazione dei diversi set di dati, che ha dato vita a questa immagine ricca di dettagli di questo angolo della nebulosa che è stata tra gli obiettivi preferiti di Hubble nel corso degli anni.
I bellissimi picchi di diffrazione che possiamo osservare nelle immagini, a forma di croce, non sono in realtà parte reale dell’immagine, ma artefatti creati dallo stesso telescopio spaziale. Come spiega l’ESA, gli artefatti sono una conseguenza dell’interazione della luce delle stelle con “i meccanismi interni di Hubble”. Di conseguenza sono anch’essi importanti, in quanto rivelano indizi della struttura di Hubble.
Nello specifico le quattro punte che circondano le stelle in questa immagine, sono create da quattro alette all’interno di Hubble che sostengono lo specchio secondario del telescopio. Questa è un po’ la firma del telescopio spaziale. A differenza di Hubble, i picchi di diffrazione del James Webb Space Telescope sono a sei punte a causa dei segmenti esagonali dello specchio del Webb e della struttura di supporto dello specchio secondario.
Ph. Credit: ESA/Hubble e NASA, J. Bally, M. Robberto
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