I tassi di criminalità potrebbero subire un taglio molto deciso grazie all’istituzione di una forza di “polizia preventiva“, ha rivelato un esperto. Il “pre-crimine” è un concetto inquietante e molto complesso, teorizzato dal romanziere Philip K Dick in diverse sue opere. Il fatto è che la sorveglianza preventiva è già una realtà: si tratta di un controllo in grado di prevenire i crimini prima che essi vengano effettivamente posti in essere. Nell’epoca del digitale, che oggi viviamo tra mille contraddizioni, lo strumento di lotta alla criminalità più utile per le forze di polizia di tutto il mondo non sono più le armi, bensì le informazioni.
Gli esperti hanno affrontato le conseguenze che il “pre-crimine” può avere sulla società anche grazie a cinema, come ad esempio nel film Minority Report, interpretato dall’attore Tom Cruise. Il pre-crimine teorizza che la polizia sia potenzialmente in grado di prevedere quando si verificherà un reato al fine di adottare misure per impedirlo. PredPol, questo il nome della società leader del mercato della sorveglianza preventiva, collabora oggi con 50 dipartimenti di polizia, che impiegano circa 20.000 agenti solo negli Stati Uniti.
Brian MacDonald, CEO di PredPol, sostiene che un approccio al crimine basato sui dati, sulle informazioni, ci possa mettere in condizione di ridurre i tassi di criminalità globali. In particolare, egli ha dichiarato: “Secondo i nostri dati, circa l’80% delle forze di polizia non fornisce alcun tipo di guida o di formazione vera e propria agli agenti di pattuglia. Non c’è in effetti una base scientificamente solida su cui creare un programma di addestramento specifico. Il modo migliore per prevedere quale crimine stia per accadere è tener presente determinati modelli storici di crimini, posti in essere in precedenza, per capire il tipo di approccio a tali condotte“.
Sebbene ammetta che sia difficile quantificare l’efficienza di PredPol nel contrastare la criminalità, MacDonald crede che un simile approccio ad essa possa portare ad una riduzione sostanziale degli episodi criminali. MacDonald ha infatti dichiarato: “Il nostro distaccamento in California ha registrato una riduzione degli episodi di furto d’auto del 50% in un periodo di cinque anni, il che è piuttosto significativo. Un altro nel New Jersey ha rilevato circa il 60% di rapine in meno in un solo anno“.
MacDonald peraltro tiene a sottolineare che la riduzione del tasso di criminalità non sia dovuta ad un aumento degli arresti, ma al fatto che la polizia sia ora in grado di impedire la commissione dei reati stessi. Ha in proposito aggiunto: “L’obiettivo non è quello di catturare i criminali, ma di prevenire i crimini. In questo modo non ci saranno vittime e non ci saranno arresti, non verranno neppure coinvolte le autorità giudiziarie; stiamo creando un sistema in cui vincono tutti“.
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