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I resti di un enorme pappagallo sono stati rinvenuti in Nuova Zelanda

I ricercatori ritengono di aver scoperto i resti del più grande pappagallo che abbia mai abitato il nostro pianeta, e sembra essere grande circa il doppio del pappagallo che da esso discende. Mentre il cacapò della Nuova Zelanda, questo il nome del moderno pappagallo selvatico peraltro in pericolo di estinzione, può pesare anche 3 chili, l’Heracles Inexpectatus ne pesava circa 8 e aveva un’altezza stimata di circa un metro.

Il ricercatore Michael Archer racconta al National Geographic che i risultati provengono dalle ossa di alcune zampe rinvenute nei depositi fossili risalenti alla prima era del Miocene, e sono state descritte in uno studio pubblicato sulla rivista Biology Letters. “Fino ad ora, nessuno ha mai trovato i resti di un pappagallo gigante estinto e per quanto ne sappiamo non ci sono altri pappagalli giganti al mondo“, dice il ricercatore Trevor Worthy. “Il fatto di averne scoperto uno è molto significativo“.

 

Il “pappagallo-Godzilla” non aveva predatori, ma forse attaccava uccelli più piccoli

Il nome dell’uccello deriva dal nome del semidio greco Eracle (o Ercole, per gli antichi romani). I ricercatori sospettavano che le ossa provenissero da un’aquila o da un’anatra quando furono scoperte nel 2008. Più di un decennio prima peraltro, uno degli studenti di Worthy scoprì casualmente questi resti e anche per questo sono stati condotti nuovi esami sulle ossa.

Senza predatori da temere in una foresta piena di pappagalli, piccioni e aquile, Heracles Inexpectatus probabilmente non era aggressivo. Archer ha un soprannome per il “mostro”: “Squawkzilla“, termine anglosassone che corrisponde a “Pappagallo-Godzilla“, dal nome del celebre mostro del cinema. Sebbeneprobabilmente non fosse in grado di volare, era munito di un enorme becco che poteva rompere davvero qualsiasi cosa, forse anche altri pappagalli, aggiunge Archer.

Nello Giuliano

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