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I vegani hanno avvertito della carenza di vitamina B12

Fin pochi anni fa, sul piano dell’alimentazione esistevano due soli modi di mangiare, ovvero chi mangiava anche la carne, e chi non la mangiava, per principi morali o semplicemente perché non li piaceva, ovvero i vegetariani. Negli ultimi anni, è nata una nuova “moda”, un estremismo dell’essere vegetariani, ovvero essere vegani.

Rientrare in questa categoria significa non solo non mangiare carne, ma anche non mangiare tutti i derivati di origine animale, quindi niente latte, uova, miele ecc. Ovviamente, così facendo, è difficile assumere tutti i macro e micronutrienti necessari. I medici, infatti, hanno avvertito i vegani di prendere sul serio il pericolo di carenza di vitamina B12, visto che una sua assenza può potenzialmente rischiare danni ai nervi, intorpidimento irreversibile e degenerazione del midollo spinale.

 

La carenza di vitamina B12 nei vegani

I medici sono preoccupati che molti vedano i pericoli della carenza di vitamina B12 associati a una dieta vegana come un “mito” e li hanno esortati a leggere su come assicurarsi che ricevano abbastanza vitamina se continueranno oltre il primo mese a seguire questo stile alimentare.

Tuttavia, ci vogliono diversi anni per diventare carenti della vitamina chiave, che può portare a neuropatia, danni ai nervi, ed altro. Il professor Tom Sanders, professore emerito di nutrizione e dietetica al King’s College di Londra, ha affermato che un piccolo studio nel Regno Unito su 172 uomini vegani ha scoperto che circa un quinto dei partecipanti era probabilmente “gravemente carente”.

Il prof. Sanders ha dichiarato: “È qualcosa che può essere facilmente evitato e ciò che mi preoccupa è che molte persone nuove che diventano vegane non sono consapevoli della necessità di combinare fonti di proteine ​​vegetali e non sono consapevoli della necessità di assicurarsi che siano adeguate livelli di B12 e devi stare molto attento, in particolare durante la gravidanza, l’allattamento e allevare i bambini per assicurarti di avere livelli adeguati di micronutrienti.”

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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