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Idrossiclorochina, inizia lo studio sul presunto farmaco “anti-Covid”

Gli operatori sanitari di Regno Unito e Thailandia hanno iniziato a prendere parte ad uno studio che ha lo scopo di determinare se due farmaci antimalarici possono prevenire la malattia Covid-19. Sarà oggetto dello studio anche il farmaco che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump afferma di aver assunto per proteggersi dal coronavirus. Lo studio, che coinvolge oltre 40.000 operatori sanitari tra Europa, Africa, Asia e Sud America, cerca di determinare se la clorochina e l’idrossiclorochina possano diventare uno strumento importante nella lotta contro il virus.

 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato di assumere quotidianamente idrossiclorochina per proteggersi dal virus

La domanda di idrossiclorochina è tra l’altro aumentata dopo che Trump ha iniziato a parlarne, agli inizi di aprile. Ha poi dichiarato di averlo assunto come prevenzione contro il virus, nonostante gli avvertimenti dei medici sul suo uso indiscriminato. “Non sappiamo ancora cosa potrà esserci utile nella lotta a Covid-19“, ha detto il professor Nicholas White, autore principale dello studio. “L’unico modo in cui possiamo capirlo è condurre studi clinici più approfonditi sui farmaci“, ha aggiunto White, che lavora presso l’unità di ricerca sulla medicina tropicale di Mahidol Oxford, a Bangkok.

Prove di laboratorio hanno dimostrato che i farmaci antimalarici potrebbero essere efficaci nella prevenzione o nel trattamento di Covid-19, ma non ci sono ancora prove conclusive in merito. Trump ha dichiarato il 18 maggio di aver assunto idrossiclorochina, cosa che anche diversi operatori sanitari avevano fatto, sebbene la Food and Drug Administration statunitense abbia invitato a prestare la massima cautela circa l’assunzione di questa sostanza. “Sto prendendo idrossiclorochina”, aveva dichiarato Trump, “l’ho presa per tutta l’ultima settimana e mezza, una pillola ogni giorno“.

Nello Giuliano

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