Da un recente studio del Dana-Farber Cancer Institute, ente affiliato ad Harvard, è emerso che il consumo di caffè, in poche tazze la giorno, porta ad un miglioramento della sopravvivenza e ad un minor rischio di peggioramento nei pazienti con carcinoma colorettale metastatico.
Per realizzare questa nuova ricerca, il team di studiosi ha analizzato i dati relativi a 1171 pazienti con cancro colorettale metastatico. Da questa analisi è emerso che i pazienti oncologici che hanno riferito di aver bevuto circa due o tre tazze al giorno di questa bevanda, avevano maggiori probabilità di vivere più a lungo ed in generale e hanno avuto molto più tempo prima che la loro malattia peggiorasse, rispetto a quelli che non ne bevevano. Lo stesso tipo di miglioramenti si sono osservati anche in chi beveva quantità di caffè maggiori, e sia per quanto riguarda quello normale che quello decaffeinato.
Questi risultati, unitamente a quelli derivanti dagli studi precedenti, stabiliscono dunque una relazione tra il consumo giornaliero di caffè e i miglioramenti nella sopravvivenza di pazienti oncologici con carcinoma colorettale metastatico. Questo tipo di relazione non è però ancora certo che sia di un rapporto di causa effetto. Per questo motivo i ricercatori non si sentono di consigliare l’assunzione di caffè ai pazienti con questa tipologia di cancro, come una cura per la loro patologia. Anche se sono concordi nell’affermare che il consumo di questa bevanda possa portare dei benefici in questo caso.
Chen Yuan, del Dana-Farber, primo autore dello studio assieme a Christopher Mackintosh della Mayo Clinic School of Medicinale, ha affermato che “è noto che diversi composti del caffè hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e altre che proprietà utili contro il cancro. Studi epidemiologici hanno scoperto che una maggiore assunzione di caffè era associata ad una migliore sopravvivenza nei pazienti con cancro al colon in stadio 3, ma la relazione tra consumo di caffè e sopravvivenza nei pazienti con forme metastatiche della malattia non è ancora nota”.
Dunque come sostiene Kimmie Ng del Dana-Farber, “sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se esiste effettivamente una connessione causale tra il consumo di caffè e il miglioramento dei risultati nei pazienti con cancro del colon-retto, e precisamente quali composti all’interno del caffè sono responsabili di questo beneficio”.
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