Il cristallo dell’eternità: conservato il genoma umano per miliardi di anni

Date:

Share post:

Potremmo estinguerci, ma qualcuno o qualcosa, un giorno, potrebbe riportarci in vita. Non è fantascienza, ma il cuore visionario di una scoperta firmata Università di Southampton: l’intero genoma umano è stato immagazzinato in un cristallo di memoria “5D” capace di durare miliardi di anni.

Un’impresa da record che combina scienza, filosofia e biotecnologie futuristiche.

Il cristallo di memoria 5D: cos’è e come funziona

Sviluppato dall’Optoelectronics Research Center dell’ateneo britannico, il cristallo 5D è un minuscolo disco in quarzo fuso nel quale le informazioni sono registrate in cinque dimensioni:

  • due ottiche,
  • tre spaziali.

Questa sofisticata tecnica sfrutta laser ultraveloci per scrivere dati all’interno della struttura del cristallo, con una precisione fino a 20 nanometri. Il risultato? Un supporto in grado di resistere a temperature di 1000°C, radiazioni cosmiche e pressione estrema, con una longevità stimata nell’ordine di miliardi di anni.

Un archivio del DNA umano… per il futuro

All’interno del disco, i ricercatori hanno salvato l’intero codice genetico umano — circa 3 miliardi di basi di DNA, sequenziate con accuratezza ripetendo ogni base 150 volte.
Ma non si sono fermati qui: per facilitare l’eventuale decifrazione da parte di civiltà future o intelligenze aliene, nel cristallo sono stati inclusi elementi visivi chiave, come:

  • la struttura della doppia elica del DNA,
  • la mappa dei cromosomi umani,
  • gli elementi chimici fondamentali della vita.

Un gesto che riecheggia le celebri placche dorate delle sonde Pioneer, destinate a portare un messaggio dell’umanità nello spazio profondo.

Umanità come backup: tra sogno e bioetica

Secondo il professor Peter Kazansky, potremmo un giorno ricreare organismi complessi da questi dati, se la scienza compirà i passi necessari. Le prime tappe, come i batteri sintetici creati dal team di Craig Venter nel 2010, sono già realtà.

Il “cristallo dell’eternità” è oggi conservato nella capsula del tempo Memory of Mankind in una grotta di sale ad Hallstatt, in Austria — un luogo scelto per la sua stabilità geologica e climatica.

Un’eredità per chi verrà dopo di noi

Se mai la nostra civiltà dovesse scomparire, il genoma umano potrebbe sopravvivere alla fine del tempo, pronto per essere riscoperto e — chissà — riportato in vita.
Non solo memoria, ma potenziale resurrezione biologica.

E se il futuro avrà gli strumenti per decifrare e ricreare ciò che siamo stati, potremmo esistere di nuovo, come dati incisi nella luce.

Foto di Jason D su Unsplash

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Related articles

Amazon: nuove offerte tecnologiche da urlo

Siete alla ricerca di qualche nuovo prodotto tecnologico? Perché pagare il prezzo di listino quando poi ottenere uno...

MIT: un impianto salva i diabetici dalle crisi ipoglicemiche

Un dispositivo grande quanto una moneta potrebbe presto cambiare la vita di milioni di persone affette da diabete....

Perché il daltonismo colpisce più gli uomini? Le ragioni genetiche spiegate in modo semplice

Il daltonismo, o discromatopsia, è un disturbo della vista che altera la percezione dei colori, rendendo difficile distinguere...

Epatite C nel cervello: possibile legame con schizofrenia e disturbo bipolare

Per anni si è pensato che l’epatite C fosse un virus limitato principalmente al fegato e al sistema...