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Il DNA entra nelle app per incontri per evitare gravi malattie genetiche

George Church, un famoso genetista della Harvard University noto per le sue idee provocatorie, ha rilasciato un’intervista in cui ha affermato che stava sviluppando uno strumento per includere gravi malattie genetiche come uno dei criteri per la scelta dei partner nelle domande sui siti e nelle app di appuntamenti.

Lo strumento, che consentirebbe alle coppie formate attraverso la datazione di non trasmettere una malattia ereditaria ai loro figli, impedirebbe a due portatori dello stesso gene di una condizione grave di coincidere. “Non scoprirò chi non è compatibile, ma chi lo è”, ha detto George Church.

 

digiD8

Per partecipare, gli utenti dovrebbero prima inviare un campione di saliva a un laboratorio per il sequenziamento del loro genoma completo. Il test rileverà un numero ancora incerto di malattie. Secondo il ricercatore, i risultati sono confidenziali e persino il proprietario del genoma non avrebbe accesso ad essi.

L’annuncio dell’applicazione, chiamata “digiD8”, è stato ricevuto in modo non uniforme. Alcuni media hanno espresso orrore nel promuovere una sorta di “eugenetica” e hanno accusato il suo creatore di cercare di eliminare la diversità genetica. Il ricercatore si è difeso sottolineando la sua opposizione all’eugenetica e insistendo sul fatto che il suo lavoro affronta solo una serie di malattie genetiche più gravi, come Tay-Sachs o fibrosi cistica.

Ci sono molte malattie che non sono così gravi da poter essere benefiche per la società fornendo diversità, ad esempio la diversità del cervello. Non vorremmo perderlo”, ha affermato Church. “Ma proviamo a combattere malattie genetiche molto gravi che causano molto dolore e sofferenza, milioni di dollari in trattamento e morte precoce“, ha sottolineato.

Questa è un’altra delle idee controverse di George Church, il ricercatore noto per i suoi contributi alla biologia sintetica, la sua collaborazione con il Progetto genoma umano o per aver scritto il suo libro su una molecola di DNA. Le sue idee provocatorie includono l’inversione dell’invecchiamento umano o la clonazione di un mammut.

Church divenne popolare alcuni anni fa quando, in un’intervista, parlò dell’idea di dare vita a un Neanderthal. Le dichiarazioni sono state male interpretate e lo scienziato ha dovuto chiarire che non aveva in mano questo progetto.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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