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Il James Webb Space Telescope ha dispiegato con successo i suoi specchi primari

Il James Webb Space Telescope segna un’altra pietra miliare nella storia dell’esplorazione spaziale. Il nuovo telescopio spaziale della NASA è riuscito infatti a dispiegare con successo i suoi specchi primari, in un’operazione molto complessa e rischiosa che lo avvicina al completamento delle operazioni necessarie per la sua messa in funzione, che avverrà a giugno del 2022.

Il team del James Webb, una collaborazione tra NASA, ESA e CSA Webb, nonché i ricercatori di tutto il mondo, possono dunque tirare un sospiro di sollievo, ora la delicatissima operazione si è conclusa portando la matrice di specchi primari del telescopio spaziale ad essere completamente dispiegata. I componenti principali del James Webb Space Telescope sono dunque schierati e l’osservatorio può dunque proseguire il suo viaggio verso la sua destinazione finale.

 

Il delicato processo di dispiegamento del James Webb Space Telescope

Il dispiegamento è stato completato lo scorso 8 gennaio e ha visto il corretto dispiegamento dello specchio primario a 18 segmenti, il più grande mai inviato nello spazio, destinato a rivoluzionare l’osservazione spaziale.

Il James Webb Space Telescope, con la sua straordinaria potenza, sarà infatti in grado di offrirci una visione senza precedenti del cosmo, arrivando a scrutare con il suo potente occhio le più antiche galassie del nostro Universo. Potrebbe dunque essere questo il momento in cui scopriremo interessanti ed importanti dettagli sulla storia e l’evoluzione dell’Universo, che potrebbero cambiare per sempre la nostra conoscenza del cosmo.

Come afferma dunque l’amministratore della NASA Bill Nelson, “la NASA ha raggiunto un’altra pietra miliare dell’ingegneria in decenni di lavoro. Anche se il viaggio non è completo, mi unisco al team Webb per respirare un po’ più facilmente e immaginare le scoperte future destinate a ispirare il mondo. Il James Webb Space Telescope è una missione senza precedenti che è sul punto di vedere la luce dalle prime galassie e scoprire i misteri del nostro Universo. Ogni impresa già raggiunta e realizzazione futura è una testimonianza delle migliaia di innovatori che hanno riversato la loro vita e passione in questa missione”.

 

IL lungo viaggio verso “casa”

Il James Webb Space Telescope al momento prosegue il suo viaggio verso la sua destinazione finale, il punto di Lagrange a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Si tratta di un luogo dove le forze gravitazionali combinate di due corpi più grandi, ovvero la Terra ed il Sole, creano una piccola area di stabilità gravitazionale.

In ogni sistema a due corpi esistono cinque doversi punti di Lagrange. Il James Webb si dirige verso il secondo punto del sistema Terra-Sole, quello sul lato della Terra più lontano dal Sole, noto anche come L2. Il telescopio spaziale raggiungerà questa sua dimora spaziale alla fine del mese.

Questo lungo viaggio sarà per il team di terra, il momento per dare al Webb i comandi necessari per prepararsi alla sua futura missione di osservazione spaziale. A metà del percorso gli ingegneri avvieranno anche una correzione di rotta che porterà il Webb nella sua posizione in orbita attorno a L2.

Quasi un mese dopo il lancio, verrà avviata una correzione della traiettoria per posizionare il JWST in un’orbita di alone a L2. Ph. Credit: NASA e M. Clampin, GSFC

 

Gli ultimi ritocchi prima dell’inizio della grande avventura del James Webb Space Telescope

Una volta giunto a destinazione, verrà dato l’avvio al sensore che termina la guida, alla fotocamera nel vicino infrarosso e allo spettrografo nel vicino infrarosso. Le prime immagini che saranno catturate dal potente telescopio saranno sfocate, fino a che gli specchi non verranno messi a fuoco, ma confermeranno comunque il corretto funzionamento di tutti gli apparati di investigazioni del James Webb.

Una volta confermato che tutto funzioni correttamente, sarà il momento di calibrare gli specchi. Un’operazione che richiederà il preciso comando dei 126 attuatori estremamente precisi, posti dietro lo specchio, in grado di flettere e piegare ogni segmento con altissima precisione. L’intero processo richiederà diversi mesi per essere completato.

A questa delicata operazione seguiranno nuove calibrazioni e una volta che il team si sarà assicurato che tutto funzioni alla perfezione, Webb dovrebbe essere pronto per iniziare le operazioni scientifiche, all’incirca a giugno 2022.

Ph. Credit immagine di copertina: NASA GSFC/CIL/Adriana Manrique Gutierrez

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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