Oggi 15 Settembre 2018 per le 5.46 a.m. PDT (in Italia saranno circa le 12.46 a.m.) vedremo partire dalla California della NASA il nuovo shuttle con laser: ICE-Sat2, acronimo di “Ice, Cloud and land Elevation Satellite-2”.
Negli ultimi decenni nell’Antartide e Groenlandia i ghiacciai hanno iniziato a sciogliersi a vista d’occhio, causando un aumento del livello del mare, una distruzione dell’habitat per centinaia di specie. Si pensi che nell’ultima stagione la migrazione di animali marini verso la Groenlandia è stata veramente insignificante.
L’inquinamento prodotto dall’uomo ha comportato il buco nell’ozono causano un notevole surriscaldamento terrestre che comporta la circolazione di correnti marine calde. Queste ultime, una volta arrivate in prossimità di ghiacciai, tendono ovviamente a scaldarlo. Ciò è determinato dall’impossibilità nel preservare il microclima presente in quelle zone e di conseguenza i ghiacciai si sciolgono.
Se riuscissimo a far aumentare di un solo centimetro le calotte polari, ciò vorrebbe dire un aumento di circa 140 gigatonnellate di acqua. Ovviamente è valido anche il discorso contrario.
E’ stato ampiamente sottolineato dal responsabile della missione: il laser non potrà sciogliere i ghiacciai, i danni sono determinabili al di sotto dei 500 km. Ovviamente l’astronave sarà posizionata in modo tale da non causare nessun disturbo nella misurazione e quindi evitare lo scioglimento dei ghiacciai.
E’ un ottimo aiuto per il controllo dell’inquinamento, un indice perfetto dell’aumento e diminuzione del livello dei mari. Un ottimo aiuto per prendere ulteriori misure restrittive ambientali nel caso in cui i ghiacciai continuino a sciogliersi.
Conoscendo la densità dell’acqua marina e dei ghiacciai gli scienziati potranno calcolare esattamente la quantità di ghiaccio presente sopra il livello dell’acqua e quanto al di sotto. Questa soluzione non sarà però del tutto esatta per l’Antartico dove il ghiaccio è presente sotto forma di neve e si può avere un errore nel calcolo dello spessore reale. Tale incertezza sarà però possibile ridurla combinando questa emergente tecnologia con la tecnologia laser.
Come ricorda il numero 2 affianco al nome, è il successore del progetto ICE-Sat1, shuttle lanciato nel 2000 col compito di misurare l’altezza dei ghiacciai polari. Sfortunatamente lo shuttle inviava i rilievi con relative immagini solo per un paio di mesi ogni anno.
La NASA ha lavorato per anni al progetto cercando di migliorarlo e utilizzando al meglio le nuove tecnologie elettroniche e trasmissive: nasce così ICE-Sat2.
Il satellite è dotato di tecnologia laser che una volta in orbita emetterà 10 mila impulsi al secondo tramite i quali misurerà la densità dei ghiacciai della Groenlandia, dell’Antartide e dell’Oceano Artico.
Il satellite è inoltre composto da tecnologia ATLAS (“Advanced Topographic Laser Altimeter System “). Tramite questa tecnologia si calcolerà il tempo di viaggio dell’impulso laser, determinando quindi la distanza tra la superficie terrestre e se stesso. Quest’ultima sarà utile per mantenere l’astronave sempre in orbita alla stessa angolazione, ricalibrata ogni 3 mesi e tramite le quali avremo foto periodiche dei ghiacciai.
Ogni impulso arriva sulla Terra e rimbalza su una scala temporale di circa 3,3 millisecondi, tempo esatto corrispondente all’altezza della superficie riflettente. Il laser inoltre esegue una misurazione ogni 70 cm mentre avanza attraverso il ghiaccio.
Mentre ICE-Sat2 lavorerà per noi nello spazio, sulla Terra ci saranno degli scienziati che, prese le immagini e i rilievi, creeranno una perfetta mappatura 3D dei ghiacciai.
Per i curiosi del fenomeno, in una notte buia sarà possibile vedere un puntino verde proprio sopra la nostre teste. La giornata sarà particolarmente favorevole sul fronte metereologico (secondo quando dichiarato dall’U.S. Air Force 30th Space Wing), il lancio durerà all’incirca 2 ore durante le quali potremmo assistere all’andamento della missione tramite il link ufficiale creato dalla NASA.
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