Il maialino della muffa, un microvertrebrato che visse 30 milioni di anni fa è stata ritrovata in un’ambra fossile. Questa creatura, che visse nel periodo terziario, ha una vaga somiglianza con i tardigradi, piccoli animaletti dalle caratteristiche uniche e presenti ovunque. La ricerca, che ha portato alla scoperta di queste particolari creature, è stata possibile grazia al ritrovamento di un centinaio di esemplari nella Repubblica Domenicana.
L’esperto di ambra fossile, George Poinar Jr. della Oregon State University, ha pubblicato un articolo su questa intrigante scoperta, nella rivista Invertebrate Biology alla fine di settembre. I maiali della muffa condividono alcune caratteristiche fisiche con gli acari e i tardigradi, noti anche come orsetti d’acqua, ma sono una specie completamente diversa. Poinar ha denominato gli invertebrati “Sialomorpha dominicana“, dal greco sialos = grasso e morpha = forma.
Ma, il nomignolo a loro dato in forma non ufficiale è decisamente più grazioso: maialini della muffa. Poiner, in un comunicato dell‘Osu ha sostenuto: “L’insetto, dall’aspetto alieno, è solo uno dei tanti piccoli, fragili invertebrati fossili che vengono ritrovati in habitat specializzati, di tanto in tanto”. “E occasionalmente, come in questo caso, viene preservato anche un frammento dell’habitat originale di milioni di anni fa”.
Poinar, analizzando l’ambra, ha scoperto che i maiali della muffa ci cibavano principalmente di funghi, e crescevano attraverso un processo di muta, per rinnovare il loro esoscheletro. Questi particolari invertebrati, restano comunque una specie misteriosa. “Non sappiamo quando ha avuto origine la specie Sialomorpha, quanto è durata o se ci sono discendenti che vivono oggi”, ha detto Poinar.
L’ambra è un grande catalizzatore quando si tratta di piccoli animali. Ogni pezzo è come una cartolina, nella quale è impresso uno scorcio del passato. Alcuni depositi di questa particolare resina fossile, hanno restituito esemplari di ragni con code bizzarre, o piccoli uccelli con dita stranamente lunghe. Questa volta ci ha regalato il maialino della muffa, praticamente il più bizzarro microinvertebrato di sempre.
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