Un gruppo di 40 esperti internazionali avverte in un rapporto che, se non facciamo nulla per la carenza di fosforo, questo potrebbe portare una catastrofe globale per le generazioni a venire. Sappiamo che il pianeta sta affrontando una serie di problemi oggigiorno, dai cambiamenti climatici all’innalzamento degli oceani, alla possibilità di una ipotetica sesta estinzione di massa. Ma c’è un’altra crisi di cui sentiamo parlare solo di recente.
Secondo Science Alert, è la scarsità di fosforo, un minerale essenziale per tutte le piante e gli animali sulla Terra a costituire la prossima minaccia. E se continuiamo a ignorarlo, gli scienziati affermano che potrebbe portare una catastrofe globale per le generazioni a venire.
Il fosforo non è un elemento rinnovabile e, attualmente, non ci sono sostituti noti e poche aree da cui viene estratto. Poiché il mondo ha bisogno di quantità sempre maggiori, anche lo stock si sta riducendo.
Negli ultimi 50 anni, i fertilizzanti basati su questa sostanza chimica sono aumentati di cinque volte e, con la popolazione umana in costante crescita, la domanda dovrebbe raddoppiare entro il 2050. “Non esiste collaborazione o coordinamento su scala globale che si assume la responsabilità di governare questa risorsa, nemmeno tra gli stati membri dell’Unione Europea o degli Stati Uniti“, afferma l’ecologo Kasper Reitzel, che studia il fosforo negli ecosistemi acquatici ed ha aiutato scrivendo il rapporto pubblicato a luglio sulla rivista Environmental Science & Technology.
Ai livelli attuali di consumo, alcuni modelli suggeriscono che tra 80 anni esauriremo le riserve di fosforo. Stime più moderate parlano a 400 anni, mentre altri ci danno meno di 40 anni per trovare una soluzione a questo imminente problema.
Sebbene ridurre i consumi sia la chiave per risolvere il problema, sarà anche importante imparare a riciclarlo. E ciò potrà avere un impatto speciale sui paesi in via di sviluppo. Mentre gli Stati Uniti sono stati il principale produttore mondiale di fosforo per 30 anni, India e Cina rappresentano attualmente oltre il 45% del consumo mondiale.
Nel corso di questi anni, le pratiche di estrazione e di consumo non sono quasi migliorate. Oggi, le miscele chimiche arricchite con fosfato vengono aggiunte al suolo affamato di nutrienti prima di essere portate in mare. Ciò non solo inquina gli oceani e i corsi d’acqua, ma è anche insostenibile.
Sviluppando un sistema di riciclaggio a circuito chiuso, i ricercatori affermano che il fosfato può essere riutilizzato circa 46 volte come combustibile, fertilizzante o cibo (qualunque sia necessario).
In risposta ad anni di inattività, gli scienziati che hanno sottoscritto questo rapporto chiedondo alle industrie e alle autorità globali di sviluppare una nuova generazione di professionisti della sostenibilità dei nutrienti che possano lavorare insieme per “garantire la gestione internazionale del fosforo e un ambiente pulito“.
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