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Il motore elicoidale della NASA che sfida le leggi della fisica

Un motore rivoluzionario in grado di cambiare le leggi della fisica è a un passo dall’essere realizzato. L’ingegnere spaziale David Burns, del Marshall Space Flight Center della NASA in Alabama, ha svelato che sta progettando quello che chiama il motore elicoidale, che potrebbe, potenzialmente, alimentare i voli attraverso lo spazio senza usare alcun carburante.

C’è solo un piccolo dettaglio: infrange le leggi della fisica come le conosciamo. Burns asserisce di essere consapevole di questo problema e aggiunge: “Se qualcuno dice che non funzionerà, io dico che vale la pena provare”. Il funzionamento del motore elicoidale, spiegato in maniera semplicistica, è riassunto così: un anello all’interno di una scatola è fatto scattare in una direzione, mentre la scatola si sposta nell’altra, proprio come enunciano le leggi del movimento di Isaac Newton.

“Quando l’anello raggiunge la fine della scatola, rimbalzerà all’indietro e cambierà anche la direzione del rinculo della scatola”, spiega Burns. Ma, se la scatola e l’anello viaggiano vicino alla velocità della luce, seguendo la teoria della relatività di Einstein, l’anello, avvicinandosi alla parte frontale della scatola, aumenterà la sua massa perché sta andando più veloce di quando sta andando indietro, con conseguente slancio in avanti della scatola.

 

Un propellente a ciclo chiuso sarebbe la soluzione per i viaggi spaziali

Il motore utilizzerà un acceleratore di particelle a ioni. “I sistemi di propulsione chimica, nucleare ed elettrica producono spinta accelerando ed espellendo i propellenti”, dice Burns. “I viaggi nello spazio profondo, hanno bisogno di grandi serbatoi di stoccaggio per il propellente, che alla fine ne limitano le prestazioni. L’obiettivo di questo progetto, è quello di introdurre un motore che utilizza un propellente a ciclo chiuso. Secondo Burns potrebbe produrre una spinta in avanti fino al 99% in più, senza infrangere la legge di Einstein, ma violando totalmente la terza legge del movimento di Newton.

Ci sono, comunque, altri ostacoli da superare per la realizzazione del motore elicoidale. In primo luogo, dovrebbe essere lungo 200 metri e largo 12, e funzionerebbe efficacemente solo in un ambiente privo di attriti come lo spazio profondo. Ma, Burns sa esattemente a cosa va incontro e dichiara: “Si deve essere preparati anche ad un fallimento. È molto difficile inventare qualcosa di nuovo e che funzioni davvero”.

Paola Tammaro

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