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Il numero dei fratelli influisce sullo sviluppo cognitivo

Un nuovo studio condotto dall’Università del Maryland suggerisce che il numero di fratelli in una famiglia può influire significativamente sullo sviluppo cognitivo dei bambini, con conseguenze evidenti sui risultati scolastici. Pubblicato sull’American Sociological Review, lo studio ha esaminato oltre 6.000 famiglie nell’arco di 30 anni per analizzare il rapporto tra dimensione della famiglia e performance cognitive.

Nel corso di due secoli, gli Stati Uniti hanno assistito a una drastica diminuzione del numero medio di bambini per famiglia, passando da sette nel 1800 a meno di due nel 2018. Questa tendenza ha portato i ricercatori a indagare sugli effetti di questa diminuzione sullo sviluppo cognitivo dei bambini.

I risultati dello studio indicano che i bambini provenienti da famiglie più numerose tendono ad avere risultati scolastici inferiori. La riduzione delle risorse disponibili, inclusi tempo, energia e denaro, dovuta alla presenza di un maggior numero di figli, è identificata come uno dei principali fattori contribuenti a questa tendenza.

Durante lo studio, i ricercatori hanno testato i bambini di queste famiglie e chiesto ai genitori di valutare periodicamente il comportamento dei propri figli attraverso test adeguati all’età. I risultati hanno mostrato che all’aumentare delle dimensioni della famiglia, diminuiva la media dei punteggi cognitivi dei bambini. In particolare, i fratelli più piccoli sembravano ottenere punteggi inferiori, suggerendo una distribuzione limitata di risorse da parte dei genitori.

Interessante è il fatto che gli effetti negativi sulla cognizione sembrano estendersi anche agli anziani, con le capacità cognitive dei fratelli più anziani che si deteriorano, soprattutto se nati in famiglie più numerose. I ricercatori spiegano che i primogeniti subiscono le maggiori riduzioni poiché perdono gran parte dell’attenzione dei genitori, le cui risorse diventano sempre più limitate con l’aumentare delle dimensioni della famiglia.

Sebbene ci sia un’idea comune che avere un solo figlio possa favorire lo sviluppo cognitivo e comportamentale, contrastando l’idea di crescere “da soli”, i dati di questo studio sembrano suggerire che la correlazione tra dimensione della famiglia e risultati scolastici è più sfaccettata di quanto possa sembrare a prima vista.

Immagine di Freepik

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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