Si chiama Cochliomyia hominivorax ed è un parassita che evoca scenari da film horror: si nutre della carne viva di animali a sangue caldo, esseri umani inclusi. Dopo decenni di assenza dagli Stati Uniti, la sua presenza torna a far paura. Anche se un recente caso nel Missouri è stato ufficialmente smentito, il rischio è concreto: il parassita sta risalendo lentamente verso nord, ed è già arrivato in America Centrale e in Messico.
Cos’è la Cochliomyia hominivorax?
Il nome scientifico significa letteralmente “mangia-esseri umani”. Si tratta di una mosca parassita le cui larve si sviluppano all’interno di ferite aperte, cibandosi dei tessuti vivi degli ospiti. Il processo può trasformare anche un piccolo graffio in una lesione devastante, provocando infezioni gravi e, nei casi peggiori, la morte.
Gli animali più colpiti sono:
- Mucche
- Maiali
- Cani
- Cervi
- Neonati di alcune specie animali
Ma anche gli esseri umani, seppur in modo più raro, possono essere vittime del parassita, soprattutto in contesti rurali o con scarsa igiene.
Un nemico (quasi) dimenticato
Negli anni ’50, gli Stati Uniti eradicavano con successo la Cochliomyia hominivorax attraverso un ambizioso programma di rilascio di mosche maschio sterili, impedendo così la riproduzione del parassita. Questo programma richiedeva:
- Produzione massiccia di insetti sterili
- Sorveglianza continua degli allevamenti
- Trattamenti farmacologici e operazioni coordinate
Oggi però, la situazione è cambiata:
- Le fabbriche di produzione di mosche sterili in Texas e Messico hanno chiuso.
- I farmaci necessari per il trattamento non sono più approvati negli Stati Uniti.
- La sorveglianza veterinaria è drasticamente ridotta.
- Il sistema di allarme e contenimento sembra essersi indebolito.
La minaccia arriva da sud
Negli ultimi tre anni, Panama ha segnalato un aumento di casi negli animali. La mosca è già presente in Messico, dove si sta avvicinando sempre più al confine con gli Stati Uniti. L’agricoltore texano Wayne Cockrell non ha dubbi:
“Non è una questione di se tornerà, ma di quando”.
Il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense ha negato la presenza attuale della mosca nel territorio nazionale, ma nel frattempo The Atlantic ha confermato che l’arrivo del parassita è una possibilità reale.
Cosa succederebbe in caso di diffusione?
Se la Cochliomyia dovesse stabilirsi di nuovo negli Stati Uniti, i danni sarebbero enormi:
- Impatto sull’allevamento: danni economici ingenti per agricoltori e allevatori.
- Minaccia per la salute pubblica: soprattutto per categorie vulnerabili come bambini, anziani, animali domestici e lavoratori agricoli.
- Decenni per eradicare nuovamente il parassita, con costi elevatissimi.
La ricostruzione delle infrastrutture per la lotta biologica – come gli impianti per le mosche sterili – richiederebbe anni, mentre il parassita potrebbe diffondersi rapidamente.
Il ritorno della Cochliomyia hominivorax negli Stati Uniti non è più una leggenda metropolitana: è un rischio reale, alimentato da disattenzione, tagli ai programmi sanitari e memoria corta. La minaccia è alle porte e il tempo per reagire sta per scadere.
È il caso di riattivare i protocolli, ripristinare le fabbriche e non sottovalutare un nemico minuscolo ma letale.
Foto di Erik Karits da Pixabay