Sono state rilevate tracce del riscaldamento globale indotto dall’uomo risalenti fino al 1900. Le “impronte digitali” del riscaldamento globale possono essere viste nei periodi di siccità e nelle precipitazioni in tutto il mondo, dicono gli studi. I ricercatori hanno documentato un fenomeno di “essiccazione” del suolo in gran parte del Nord e Centro America, in Eurasia e nel Mediterraneo.
In un nuovo studio della NASA, i dati risalenti a centinaia di anni fa hanno dimostrato che le azioni dell’uomo stavano impattando sull’ecosistema attraverso lunghi periodi di siccità già all’inizio del ventesimo secolo. L’agenzia spaziale statunitense ha fatto della sua ricerca il primo studio in grado di fornire prove storiche che colleghino le emissioni generate dall’uomo e la siccità su scala globale, in un periodo tra il 1900 e il 2005.
I risultati mostrano che l’aumento delle emissioni di gas serra hanno forzato i cambiamenti climatici tra il 1900 e il 1949. I ricercatori hanno infatti esaminato l’umidità del suolo, un parametro più affidabile rispetto ai soli dati sulle precipitazioni ed esaminato gli “anelli” di tronchi d’albero risalenti fino a 900 anni fa.
Il coautore dello studio, il dottor Benjamin Cook, del Nasa Goddard Institute for Space Studies e della Columbia University, ha dichiarato: “Ci siamo chiesti: la situazione del nostro pianeta corrisponde a quella che la natura ci presenta? La risposta è sì; abbiamo infatti scoperto con stupore che i cambiamenti climatici hanno iniziato a influenzare i ritmi globali di siccità fin dall’inizio del ventesimo secolo“.
La dottoressa Kate Marvel, modellatore climatico presso il Goddard e la Columbia, ha dichiarato: “È sconvolgente. C’è un segno molto evidente degli effetti dei gas serra sull’idroclima“. Secondo l’agenzia spaziale statunitense, i dati sugli anelli degli alberi hanno fornito testimonianze del fenomeno sorprendentemente accurate circa le condizioni della Terra nel recente passato.
Il valore chiave dello studio è stato l’indice di gravità della siccità Palmer, o PDSI, che calcola una media dell’umidità del suolo nei mesi estivi utilizzando dati quali precipitazioni, temperatura dell’aria e deflusso. Il PDSI fornisce ai ricercatori un valore di umidità media del suolo nei lunghi periodi di tempo, rendendola particolarmente utile per la ricerca sui cambiamenti climatici verificatisi in passato.
Call of Duty: Black Ops 6 è l'ultima fatica di Treyarch e Raven Software, uno sparatutto che prende quanto di buono…
Ogni età da quando l'uomo esiste è caratterizzata dalla presenza di varie problematiche, alcune di origine naturale e altre causate…
Sentiamo tutti i giorni parlare di intelligenza artificiale e di come questa ha cambiato il mondo negli ultimi anni. Chat…
Il prediabete è una condizione in cui i livelli di zucchero nel sangue sono più alti del normale, ma non…
WhatsApp continua ad arricchire la sua app di funzioni molto interessanti. Stando a quanto scovato negli ultimi aggiornamenti beta per…
Quando si parla di lotta al cambiamento climatico è un concetto per molti sbagliato, perlomeno per come viene fatto passare.…