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Il Terremoto in California ha provocato profonde spaccature

I due forti terremoti che si sono verificati all’inizio di Luglio in California, hanno profondamente danneggiato e cambiato la Terra. La NASA li mostra in alcune immagini ottenute grazie all’analisi dei dati registrati dal satellite Alos-2. I terremoti si sono verificati ad inizio Luglio ed hanno fatto registrare delle magnitudo rispettivamente di 6,4 e 7,1. In particolare quest’ultimo è risultato essere, secondo l’U. S. Geological Survey (USGS), il più forte terremoto in California degli ultimi 40 anni, risvegliando nella popolazione la paura del Big One, il grande terremoto che distruggerà la California. L’epicentro dei due terremoti è stato registrato poco lontano dalla città di Ridgecrest, ovvero a 241 km da Los Angeles.

 

I dati satellitari del terremoto in California mostrano i danni alla Terra

I dati satellitari mostrano lo spostamento della superficie a seguito dei violenti terremoti. Nella mappa sono chiaramente mostrati dalla NASA gli spostamenti del terreno in direzione del satellite od in direzione opposta. A seconda del colore mostrato nell’immagine lo spostamento, di ben 12 cm, si allontana o si avvicina dal satellite. Nella zona Sud-Est, si nota che le frange di colore si interrompono bruscamente, questo indica che in quel punto il terremoto ha provocato una rottura nella superficie terrestre. A Nord-Ovest invece l’immagine mostra le zone dove la superficie è stata solo danneggiata.

Secondo l’USGS, al forte terremoto del 5 Luglio, sono seguite altre 1000 scosse di assestamento. Questo ha spinto i ricercatori ad analizzare quali siano state le conseguenze del terremoto in California sulle faglie.

 

Torna la paura del Big One

La forte intensità del terremoto del 5 Luglio, ha risvegliato in tutta la California la paura del Big One, il grande terremoto, di magnitudo superiore a 10° Richter, che nell’immaginario popolare sarebbe in grado di separare lo stato della California dal continente nordamericano.

Il Big One sarà la conseguenza della grande energia accumulata dalla faglia di Sant’Andrea e che attraversa lo stato per 1300 km. Alcuni studi del 2005 affermano che la possibilità che il Big One si verifichi entro i prossimi 30 anni, è del 67% per la zona di Los Angeles e del 63% per quella di S. Francisco. Poiché i grandi terremoti sono assenti nella zona meridionale della California da quasi 300 anni, è proprio in questa zona che gli esperti credono sia più probabile che si verifichi il grande terremoto.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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