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Il virus dell’Ebola potrebbe essere arrivato in Svezia

Il virus dell’Ebola, ritorna prepotentemente a far parlare di se e questa volta in Europa. Lo Skane University Hospital di Malmo, in Svezia, ha ricoverato una persona che si sospetta possa aver contratto il micidiale virus. Maria Josephson, responsabile del caso, in una dichiarazione alla stampa, ha affermato che il paziente, di cui non si è reso noto il sesso e l’età, arrivava dall’area africana in cui l’Ebola a mietuto migliaia di vittime dal 2014.

La Josephson ha detto: “Ci sono casi confermati di Ebola nell’area in cui la persona ha soggiornato, ma i sospetti sono sorti quando abbiamo riscontrato sintomi allarmanti, come febbre molto alta malessere generale e debolezza”. L’ospedale ha subito messo in quarantena il paziente, ed ha avviato un tutte le indagini necessarie per stabilire di cosa soffra il paziente. I medici dovrebbero ottenere i primi risultati  dei test nella prossima settimana.

Comunque, i medici, assicurano che sia molto improbabile che il paziente abbia contratto il virus Ebola, ma bisogna sempre essere cauti e aspettare i risultati delle indagini mediche. Le zone dell’Africa occidentale, come la Sierra Leone, Liberia e Guinea hanno assistito alla comparsa di diversi focolai, che hanno mietuto migliaia di vittime. L’ultimo focolaio, iniziato nella Repubblica Democratica del Congo nell’agosto 2018, ha scaturito un’emergenza sanitaria internazionale. Più di 2.000 persone sono morte nella parte orientale del Congo, in quella che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce le “crisi umanitarie più complesse” del mondo.

 

Una malattia terribile che non si riesce a debellare

L’epidemia di Ebola, iniziata nel 2018, resta comunque meno sconvolgente di quella registrata in Africa dal 2014 al 2016, che ha letteralmente scioccato il mondo. Più di 11.000 persone sono morte, durante i due anni successivi all’inizio dell’epidemia. In Congo, le autorità sanitarie stanno collaborando con enti di beneficenza, per vaccinare gli operatori sanitari e coloro che sono stati in contatto con casi sospetti di Ebola.

Lo scetticismo delle persone nei confronti dei trattamenti, ha ostacolato lo sforzo di contenere il virus. In Congo, centinaia di strutture sanitarie, che praticano la vaccinazione, sono state distrutte. Eppure, l’Ebola, è veramente una malattia terribile, poichè i sintomi possono progredire fino a condurre ad una grave emorragia, che porta al collasso generale degli organi interni e alla morte con estrema sofferenza per i pazienti.

Paola Tammaro

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