Durante l’estate appena passata molti paesi del mondo, soprattutto gli Stati Uniti, sono stati colpiti da numerosi incendi boschivi, davvero devastanti. In tutto il paese sono divampati oltre 48.000 incendi, danneggiando oltre sei milioni di ettari di terreno. Molti si chiedono quali sono le cause di questi incendi e se noi esseri umani siamo i maggiori responsabili. Sarebbe bello se questo non fosse vero, ma purtroppo non è cosi.
Il cambiamento climatico è senza alcun dubbio il responsabile degli incendi, secondo una nuova ricerca, che mirava a quantificare quanta colpa possiamo attribuire alle cause naturali quando si tratta dei crescenti tassi di incendi nell’ovest degli Stati Uniti. I ricercatori hanno voluto sapere quanto questo aumento del tempo di incendio sta solo cambiando i modelli meteorologici e quanto non può essere spiegato dal cambiamento dei modelli meteorologici.
La ricerca è iniziata circa un anno fa e i ricercatori per la maggior parte vivono in California, dove ci sono stati la maggior parte degli incendi. Il team di ricercatori hanno implementato una tecnica chiamata “analogo del flusso costruito insieme“. In breve, hanno guardato indietro nel tempo tra il 1979 e il 2010 nella regione e hanno trovato casi in cui il tempo naturale sembrava molto simile a quello attuale. Da questo hanno esaminato poi deficit di pressione di vapore, sia nel caso storico che in quello moderno.
VPD è la principale causa di incendi boschivi sulla costa occidentale degli Stati Uniti e in molti altri luoghi in tutto il mondo. Se il VPD moderno è più alto di quanto non fosse in casi storici con modelli meteorologici simili, suggerirebbe che esiste una componente non naturale di come le cose sono attualmente soggette al fuoco. La differenza che possiamo ottenere da queste dagli stessi modelli meteorologici del passato è dovuta al cambiamento climatico. Solo il 32% circa delle tendenze della VPD può essere attribuito a cause naturali. Il restante 68% circa non può, ed è probabile che il colpevole sia il cambiamento climatico.
I dati meteorologici passati erano probabilmente influenzati anche dal fatto che gli esseri umani emettevano carbonio e che comunque si occupavano del clima anche allora. Il cambiamento climatico contribuisce per due terzi all’aumento del tempo degli incendi, sappiamo che è probabile che sia vero e che sia solo una sottovalutazione del cambiamento climatico. Cercare di scoprire esattamente quanto l’attività umana influisca sui cambiamenti climatici è un affare complicato perché il clima cambia in una certa misura da solo. Questa ricerca è un altro passo verso la comprensione di quanto gli esseri umani siano responsabili.
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