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Detriti a spasso per l’orbita terrestre: i resti del test anti-satellite indiano

La spazzatura spaziale che viaggia nell’orbita terrestre, non importa se di origine naturale o artificiale, è un enorme problema. Ad essere minacciati da tali detriti non sono solo i satelliti, ma anche l’importantissima Stazione Spaziale Internazionale. I rischi non ci sono solo solo per l’attuale tecnologia presente nella zona di spazio vicina al nostro pianeta, anche le future missioni potrebbero risultare parecchio condizionate da tale traffico.

Recentemente l’India ha condotto un test particolare proprio in orbita e si tratta del test anti-satellite. Il risultato di questa operazione è stata la creazione di un gran numero di frammenti metallici, e di altri materiali, che adesso stanno viaggiando in orbita a diverse distanze. Al momento sono stati identificati più di 400 frammenti tra cui 60 di questi presentano un diametro superiore ai 10 centimetri; quest’ultimi sono tracciabile grazie alle loro dimensione. Alcuni in particolari rischiano di andare incontro proprio all’ISS.

 

La critica da parte della NASA

Ecco il discorso fatto durante una diretta di NASA TV: “È una cosa terribile, creare un evento che manda detriti in un apogeo che supera la Stazione Spaziale Internazionale. Tale tipo di attività non è compatibile con il futuro del volo spaziale umano. Tutti sono messi a rischio quando accadono questi tipi di eventi – e quando un paese lo fa, allora gli altri paesi si sentono come se dovessero farlo anche loro.

Per fortuna alcuni detriti finiranno per rientrare mentre altri continueranno il loro viaggio intorno alla Terra. Per quanto l’ISS potrebbe venir colpita e danneggiata in qualche punto, l’equipaggio non è in alcun modo in pericolo e in caso la stazione può venir manovrata per evitare i pericoli maggiori.

Giacomo Ampollini

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