News

Inquinamento atmosferico: non ci sono più luoghi sicuri

L’inquinamento atmosferico è un fenomeno causato soprattutto dall’uomo con cui ormai conviviamo, con ovvi risultati. Anno dopo anno la situazione peggiora e un nuovo studio ha sottolineato un aspetto inquietante. Fondamentalmente esistono pochissimi luoghi sul nostro pianeta che presenta una quantità dell’aria non malsana. Si parla nello specifico di meno dello 0,001% come fetta di popolazione che non si trova in condizioni del genere.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva fissato la soglia di uno dei valori tipici dell’inquinamento atmosferico, il PM 2,5, a 15 μg/m3. Secondo lo studio, tra il 2009 e il 2019 questo valore nella media mondiale era letteralmente poco più del doppio. I dati in sé arrivano da 5.446 stazioni di monitoraggio sparse in 65 paesi diversi. Un rischio concreto per la salute di tutti noi.

 

I livelli di inquinamento atmosferico nel mondo

Attualmente la zona geografica con i numeri più alti è l’Asia orientale che presentano un valore di oltre 50 μg/m3, di fatto alzando di parecchio la media globale. Le uniche zone considerate invece con un’aria più respirabile sono la Nuova Zelanda e dell’Oceania con rispettivamente 8,5 μg/m³ e 12,6 μg/m³. In Europa la situazione sta lentamente migliorando, ma ci sono comunque situazioni al limite, come anche solo la Lombardia dove gli sforzi fatti vanno però a scontrarsi con la conformazione del territorio e il clima.

Le parole degli autori dello studio: “Questo studio fornisce una profonda comprensione dello stato attuale dell’inquinamento dell’aria esterna e dei suoi impatti sulla salute umana. Con queste informazioni, i responsabili politici, i funzionari della sanità pubblica e i ricercatori possono valutare meglio gli effetti sulla salute a breve e lungo termine dell’inquinamento atmosferico e sviluppare strategie di mitigazione dell’inquinamento atmosferico.”

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Scoperta Variante Genetica che Raddoppia il Rischio di Demenza negli Uomini

Una recente scoperta scientifica ha acceso i riflettori su una variante genetica che potrebbe cambiare radicalmente la nostra comprensione della…

2 Giugno 2025

Brain Rot e social media: cosa succede davvero al nostro cervello

Negli ultimi mesi il termine Brain Rot è diventato virale sui social, soprattutto tra le nuove generazioni. Tradotto come “marciume…

2 Giugno 2025

Gentilezza e Cooperazione: Come i Gesti Gentili Rafforzano i Legami Sociali

In un mondo sempre più veloce e individualista, la gentilezza può sembrare un lusso raro o un gesto ingenuo. Eppure,…

2 Giugno 2025

Duolingo cambia idea, l’IA non sostituirà nessuno: arriva la conferma

Per anni è stata l’app colorata e giocosa che ha reso lo studio delle lingue accessibile a milioni di persone.…

2 Giugno 2025

WhatsApp: in arrivo i PIN per gli username

Interessanti novità stanno per arrivare su WhatsApp. Pare che insieme alla possibilità di impostare un username e contattare gli utenti…

1 Giugno 2025

Nottambuli a Rischio? Dormire Tardi è Legato a un Declino Cognitivo Più Rapido

Chi va a dormire tardi potrebbe pagare un prezzo più alto con il passare degli anni. Secondo una recente ricerca,…

1 Giugno 2025