Secondo un nuovo studio portato avanti da alcuni ricercatori dell‘Università di Washington, l’inquinamento dell’aria delle grandi città è ben più dannoso che fumare un pacchetto di sigarette al giorno. Per arrivare a questa conclusione hanno preso in esame oltre 7.000 adulti che vivono in sei diverse città urbane degli Stati Uniti; l’età andava tra i 45 e gli 84 anni. Questo genere di ricerche vanno avanti per molto tempo e infatti tali individui sono stati seguiti per una media di 10 anni.
Durante il periodo dello studio sono state tenute sotto esame tre delle sostanze inquinanti principali; si parla di ossido di azoto, carbonio nero e ozono. Sono state eseguite TC con lo scopo di monitorare lo sviluppo di enfisemi e di possibili declini del polmoni. Come ci si aspettava questi elementi hanno favorito entrambe le patologie.
In particolare l’ozono, che a livello del suolo viene prodotto nel momento in cui la cosiddetta luce ultra-violetta entra in contatto con i normali inquinanti che si possono trovare nelle città; questo processo in sé è accelerato dal calore. Le parole di uno degli autori di tale studio: “Siamo rimasti sorpresi di vedere quanto sia stato forte l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla progressione dell’enfisema nelle scansioni polmonari, nella stessa lega degli effetti del fumo di sigaretta, che è di gran lunga la causa più nota di enfisema. Dobbiamo davvero capire cosa sta causando la malattia polmonare cronica e sembra che le esposizioni all’inquinamento atmosferico che sono comuni e difficili da evitare potrebbero essere un contributo importante.“
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