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Passare una notte insonne si traduce in danni concreti al cervello

Non è un caso se esiste un numero di ore considerato ottimale per il nostro corpo; certo, varia da individuo ad individuo, ma il numero rimane sempre quello in media ovvero 8 ore. Dormire di più è un problema è potrebbe indicare diverse patologie come per esempio l’Alzheimer. Anche dormire poco lo è, mentre non dormire affatto potrebbe portare a diverse complicanze fisiche nel cervello ben documentabili, anche se non visibili per ovvie ragioni.

Uno studio portato avanti da neuroscienziati norvegesi ha indicato come esistono potenziali ripercussioni sulla nostra salute se si rimane per diverse ore senza dormire; nel loro piccolo studio il gruppo di volontari è rimasto sveglio per ben 23 ore e su alcuni i risultati sono stati visibili alle scansioni DTI. Lo studio è considerabile piccolo in quanto i volontari reclutati sono stati 21 quindi risulta palese che il dato statistico è troppo piccolo per poterne tirare fuori una verità assoluta.

 

Non dormire e il danni sul cervello

Ai 21 volontari è stato obbligato di non assumere alcol, caffeina o nicotina durante il test e prima della scansione. Alla fine delle 23 ore di insonnia si è visto un degrado nella connettività all’interno del cervello; lo hanno definito come una diffusa anisotropia frazionaria. Sono stati individuati dei cambiamenti nel corpo calloso, nel tronco cerebrale, nel talamo e in diverse zone della materia bianca. Com’era facile aspettarsi questo tipo di danni non è stato uniforme in tutti gli individui. Alcuni ne hanno mostrati di più evidenti, altri un po’ di meno e comunque non è chiaro fino a che punto siano dei danni temporanei.

Giacomo Ampollini

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