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Internet Explorer, ecco perché Microsoft chiede di non utilizzare il browser

In questo ultimo decennio, Internet e il Web ha avuto e sta avendo una parte fondamentale nelle nostre vite e nella società. Tramite Internet possiamo messaggiare con altre persone a distanza, vedere film, sentire musica, informarci sulle notizie minuto per minuto ecc.

Ovviamente, per navigare su web, i nostri dispositivi, computer e smartphone, devono avere un browser. Quelli tutt’ora più utilizzati sono Firefox, Google Chrome, Safari per i dispositivi Apple. Non bisogna però dimenticarsi di Internet Explorer, il primo storico browser utilizzato da quasi tutti per anni e anni, e oggi ormai diventato obsoleto, tanto che Microsoft stessa chiede di non usarlo. Vediamo perché.

 

Perché Microsoft chiede di non usare Internet Explorer

Come ben sappiamo, da diversi anni Internet Explorer è un browser superato, molto lento nei vari caricamenti, con pecche di sicurezza, molto inferiore ai browser sopra citati. Nonostante ciò, al mondo c’è ancora gente che continua ad utilizzarlo.

Sul proprio sito aziendale, Microsoft ha spiegato che questa minima parte di gente che continua ad usarlo sta causando un accumulo di “debito tecnico”, rischiando di portare a problemi di sicurezza. Ciò è dovuto al fatto, che tempo fa, per renderlo più semplice da utilizzare, è stato tolto da Internet Explorer il doctype, la prima riga di un documento html.

Come specifica l’esperto dei browser aziendali Chris Jackson, “la maggior parte delle persone non scrive manualmente html né legge ossessivamente la documentazione per assicurarsi che ottengano il doctype corretto”.

La costante semplificazione del browser non permette di operare correttamente. Gli stessi sviluppatori ammettono che “seguendo l’approccio del “debito tecnico per impostazione predefinita”, siamo finiti in uno scenario in cui, se oggi crei una pagina web nuova di zecca, eseguendola nella zona intranet locale senza aggiungere alcun markup extra, finirai per utilizzare l’implementazione 1999 degli standard web come impostazione predefinita”.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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