Internet Explorer ha chiuso ufficialmente i battenti, dopo 28 anni di attività. Il browser web di Microsoft viene definitivamente spento anche per le ultimissime versioni rimaste attive. L’app IE11 per desktop è stata disabilitata tramite un aggiornamento di Microsoft Edge e dunque non con un update di Windows come inizialmente comunicato dall’azienda. Come ricorda la stessa Microsoft, il supporto all’ultima versione del browser è terminato lo scorso giugno, dunque da quella data il browser non ha più ricevuto alcun tipo di supporto.
Come già detto, nato circa 28 anni fa, è stato il primo browser a portarci su Internet, ma già da anni sembrerebbe essere andato in coma. Nel frattempo altri browser come Chrome, Safari e Firefox l’hanno surclassato e anche in casa Microsoft è stato accantonato a favore di Edge. Ha davvero avuto un’ascesa fulminante in tutti questi anni; ci sono voluti solo due anni per conquistare il primato assoluto tra i browser e ben venti per perderlo.
Sarà solo nel 2010, ossia nella cosidetta seconda guerra di browser, Internet Explorer ha cominciato a rallentare e vi erano sempre più bug e problemi di sicurezza. Proprio in questo anno molti paesi lo hanno sconsigliato in quanto facile da bucare. A livello di numeri invece, se nel 2004 il browser contava il 90% del mercato e nel 2013 ancora resisteva al 55%, oggi conta su un 2% dettato soprattutto dalla sua presenza su vecchie macchine che non possono far girare altro o macchinari vetusti non aggiornabili.
Ad oggi il degno erede di Internet Explorer è Google Chrome con il più del 77% su desktop sembra davvero inarrestabile. Edge ugualmente si basa su Chrome e naviga intorno al 5%. Adesso tenta il rilancio offrendo le ricerche con l’intelligenza artificiale di Bing, il motore di ricerca di Microsoft, e potrebbe funzionare. Tuttavia come ci ha sempre insegnato la tecnologia non si sa mai cosa potrebbe succedere.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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