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L’Italia sempre più “vuota”, aumenta l’emigrazione e diminuiscono le nascite

L’Italia si sta spopolando sempre più velocemente e, dati alla mano, la situazione sembra essere molto seria. Al 31 dicembre 2019, la popolazione italiana si è ridotta di circa 189.000 persone rispetto all’inizio dell’anno, anche se il trend negativo ha avuto inizio nel 2015; da allora, il Paese ha “perso” più di 550.000 persone nell’arco di soli cinque anni. Si tratta di numeri sconfortati ed impietosi, che l’Istat ha certificato in sede di Bilancio demografico nazionale nel corso del 2019.

Ma non solo i cittadini italiani risultano in fuga dalla “madre patria”, in quanto risulta in calo anche il numero di cittadini stranieri che arrivano nel nostro paese, essendosi ridotto di circa l’8%; per contro è aumentato dell’8,1% il numero di italiani che emigrano all’estero. Unitamente a questo fenomeno di spopolamento, già di per sè estremamente significativo, si registra una diminuzione molto preoccupante anche del tasso di natalità, in forte calo dal 2018 ma aggravatosi ulteriormente nel corso del 2019, con un calo del 4,5%.

 

Anche l’affluenza di stranieri in Italia risulta ridotta, con conseguenze anche sulle nascite di bimbi stranieri

Ma a cosa si può imputare una riduzione così marcata nella natalità? Il problema si rinviene anzitutto nella progressiva riduzione della popolazione italiana, di cui si è parlato poc’anzi, concentrata però tra le fasce di popolazione in età feconda. Questo può essere imputato anche alla drastica riduzione degli ingressi in Italia di “contingenti” di giovani immigrati. Anche il numero di stranieri nati in Italia sta andando riducendosi sempre di più, fenomeno peraltro legato a doppio filo alla minore affluenza di donne straniere, che di conseguenza danno luogo a meno nascite.

Dal 2018 al 2019 infatti si è registrata una riduzione del 3,8% di stranieri nati in Italia, pari a circa 2.500 neonati in meno rispetto all’anno precedente, fenomeno concentrato in particolar modo nelle Regioni in cui la presenza di stranieri è più elevata: la Sardegna, con una riduzione solo del 4% risulta quindi essere la regione con la più bassa presenza di stranieri, essendo molto bassa la loro presenza sul territorio, mentre il fenomeno è stato molto più rilevante nelle regioni del Nord, con circa il 21% di nascite in meno.

Nello Giuliano

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