È sempre bello alzare gli occhi al cielo e guardare i magnifici eventi che lo spazio ci regala, cosi come quello che in questi giorni si manifesterà proprio sulle nostre teste: la cometa K2, la più luminosa del nostro sistema solare, arriverà vicinissima alla Terra e noi potremmo essere in grado di vederla. L’evento dovrebbe verificarsi tra mercoledì o giovedì quando la cometa farà il suo ultimo passaggio nel sistema solare.
Tuttavia non sarà visibile ad occhio nudo, avremmo bisogno del binocolo o un piccolo telescopio per assistere a questo spettacolo. Si troverà a circa 170 milioni di miglia dalla Terra, che davvero molto lontano. Basti pensare che il Sole si trova a 93 milioni di miglia. È una strada molto lunga, secondo gli esperti. Scopriamo insieme qualche curiosità in più su questa cometa.
La cometa ha attirato l’attenzione degli esperti del Panoramic Survey Telescope e del sistema di risposta rapida con sede alle Hawaii il 21 maggio 2017. Gli esperti hanno affermato che in seguito sono state trovate immagini pre-scoperta della cometa del 2013. Viaggiava da milioni di anni dalle gelide profondità del sistema solare, secondo la NASA, quando fu scoperto tra le orbite di Saturno e Urano a circa 1,5 miliardi di miglia dal Sole. Era la cometa più attiva mai vista ed è stata osservata 17 volte la distanza terra-sole. Simile ad una palla di ghiaccio di neve e polvere, grande come una città, si pensa che provenga dalla regione più distante del sistema solare: la Nube di Oort.
Gli esperti della NASA hanno affermato che la nuvola è un gigantesco guscio sferico fatto di pezzi ghiacciati di detriti spaziali delle dimensioni di montagne o più grandi. Gli astronomi hanno individuato K2 in una parte del sistema solare dove la luce solare è solo 1/225 della sua luminosità come vediamo dalla Terra e dove le temperature sono meno 440 gradi Fahrenheit. A luglio, la velocità complessiva della cometa rispetto alla Terra è in media di 21 miglia al secondo. Quando il K2 raggiunge la sua distanza minima, la velocità della cometa rispetto alla Terra sarà di 0 miglia al secondo.
Ciò che rende il K2 intrigante per gli scienziati è che proveniva dalla nuvola di Oort a una distanza insolitamente grande. I dati del telescopio mostrano che K2 è diventato attivo a 35 unità astronomiche senza precedenti, che rappresentano la distanza media dalla Terra al Sole. Gli esperti ritengono che il monossido di carbonio congelato abbia mantenuto il K2 attivo a distanze estremamente grandi dal Sole. La cometa sarà visibile nella costellazione di Ofiuco dagli emisferi settentrionale e meridionale. Si raccomanda di osservare K2 nelle prossime notti mentre la luna lascia il cielo serale. Alzare lo sguardo la sera prima del sorgere della luna offrirà la vista migliore.
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