Entro il 2020 in Cina sarà edificata una città speciale, una città foresta che nascerà dal progetto dell’architetto italiano Stefano Boeri e dalla sua voglia di impegnarsi per le condizioni in cui si trova il nostro pianeta e che sono destinate a peggiorare, in gran parte per colpa nostra.
Come ritiene la stessa Stefano Boeri Architetti, lo studio che ha promosso questa iniziativa, bisogna tener presente da un lato che entro il 2030 circa il 65% della popolazione mondiale vivrà nelle foreste, e dall’altro che ad oggi le città consumano il 75% delle risorse naturali ed emettono il 70% delle emissioni globali di CO2.
Boeri invita anche a considerare che gli alberi e le foreste, in grave pericolo in tutto il mondo, assorbono i pericolosi gas serra che stanno lentamente uccidendo il pianeta surriscaldandolo. Da questo pensiero nasce la sua idea e la sua volontà di creare dei boschi urbani. Delle città foresta che possano portare benefici alla città stessa, migliorando la salute e la vita dei suoi abitanti.
Con l’aumento di città foresta, si potrebbe iniziare a combattere il cambiamento climatico ed i suoi effetti dannosi per l’intero pianeta, puntando a delle città che, grazie ad alberi e piante, possano assorbire le loro stesse emissioni di CO2. In questo modo verrebbero a crearsi delle città con minor inquinamento, consumo energetico e con una temperatura più bassa.
Secondo la Stefano Boeri Architetti, un azione globale che punti alle foreste urbane, potrebbe aiutare a mantenere i limiti degli accordi della COP 21 di Parigi del 2015, ovvero impedire che la temperatura della Terra aumenti al di sopra dei 2° C.
L’intento dello studio di Boeri non è solo quello di costruire delle foreste urbane ex-novo, ma anche quello di spingere, in città già esistenti, verso la progettazione di facciate verdi, orti urbani, viali alberati, di trasformare i cortili vuoti in giardini, aumentare il numero di edifici verdi e boschi verticali ed aumentare anche il numero di foreste, boschi e parchi attorno alle città.
Sulla base di queste idee, sorgerà quindi la prima città foresta, in uno dei paesi più inquinati attualmente, la Cina. Questa foresta urbana è stata commissionata dal Liuzhou Municipality Urban Planning e sarà in grado di assorbire circa 10.000 tonnellate di anidride carbonica e 57 tonnellate di polveri sottili, dandoci in cambio circa 900 tonnellate di ossigeno.
La città potrà ospitare circa 30.000 abitanti e vi si troveranno ovviamente case, ma anche uffici, due scuole, un ospedale ed alberghi, tutti interamente ricoperti di piante ed alberi. Questo bosco urbano sorgerà a Nord della città di Liuzhou, nella provincia dello Guangxi. L’area su cui sorgerà misura circa 175 ettari e si trova lungo il fiume Liujiang. Inoltre una linea ferroviaria collegherà la Liuzhou Forest City alla città di Liuzhou e saranno privilegiati i veicoli elettrici. La città foresta sarà anche autonoma dal punto di vista energetico grazie alla geotermia ed ai pannelli solari.
Questo magnifico bosco abitato ospiterò circa 1 milione di piante e 40.000 alberi, per un totale di 100 specie differenti. Alberi e piante che a loro volta ospiteranno uccelli, insetti ed altri piccoli ospiti che popolano i territori della zona e che troveranno nella nuova città, non una minaccia, ma un rifugio.
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