Le coincidenze ci lasciano spesso a bocca aperta, come se l’universo ci stesse inviando segnali criptici. Ma sebbene sia più romantico credere che dietro ogni accadimento improbabile ci sia un messaggio nascosto, la matematica offre una spiegazione molto più razionale: le coincidenze sono inevitabili.
Sarah Hart, matematica e divulgatrice scientifica, sottolinea che eventi rari diventano sorprendenti solo quando dimentichiamo quanto possano essere probabili nel tempo. Usando la formula:
1 – (1 – 1/n)^k,
dove nn è la probabilità che un evento accada in una singola occasione e kk rappresenta le opportunità che si presentano, possiamo calcolare che la possibilità di un evento raro cresce rapidamente man mano che le opportunità aumentano.
Ad esempio, se un evento ha una probabilità di “uno su un milione” di accadere ogni giorno, per una popolazione di 700.000 persone c’è circa il 50% di probabilità che si verifichi almeno una volta. Questo fenomeno è sintetizzato nella “regola dello 0,7”: basta che le opportunità siano almeno il 70% della probabilità iniziale per superare la soglia del 50%.
1. Il Sogno di Birmingham
Immaginiamo che ogni notte una persona su un milione sogni notizie future. In una città con più di 700.000 abitanti, è più che probabile che qualcuno si convinca di avere poteri predittivi basati sulle leggi della probabilità, non della chiaroveggenza.
2. Lotteria Bulgara del 2009
Nel settembre 2009, gli stessi numeri sono stati estratti in due diverse lotterie consecutive. Incredibile? Non tanto. Calcoli matematici dimostrano che, con la durata del gioco, questa ripetizione diventava non solo probabile, ma quasi certa.
3. Roy Sullivan e i Fulmini
Un ranger della Virginia fu colpito sette volte dai fulmini. Nonostante ciò sembri una maledizione, la sua professione lo esponeva a molteplici “opportunità” di subire questo evento, rendendo il fenomeno statisticamente plausibile.
Le coincidenze non sono solo eventi fortuiti, ma emergono anche nel contesto creativo.
Ad esempio, nel 2022, Ed Sheeran vinse una causa riguardante la presunta copia di una sequenza musicale. La sua difesa si basava su un’osservazione essenziale: con 22 milioni di canzoni pubblicate ogni anno e solo 12 note disponibili, somiglianze casuali sono inevitabili.
Nello stesso modo, algoritmi come quelli utilizzati per individuare il plagio possono erroneamente segnalare contenuti simili quando, in realtà, l’unica connessione è una coincidenza statistica.
Sebbene l’idea del “destino” sia affascinante, la matematica ci insegna che le connessioni sono inevitabili. Come scoperto da Steven Strogatz e Duncan Watts, nel mondo interconnesso di oggi, è sufficiente una manciata di “nodi” altamente connessi per creare legami tra due persone attraverso meno di sei gradi di separazione.
In altre parole, viviamo davvero in un mondo piccolo dove, a sorpresa, tutto può sembrare pianificato ma è, in realtà, un semplice gioco di probabilità.
Quindi, la prossima volta che qualcosa di “impossibile” accade, ricordati: non è magia o destino, ma una vittoria delle statistiche e della matematica sul caos apparente.
Foto di Darius Bashar su Unsplash
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