Il misterioso Pianeta X, un gigante sconosciuto ai confini del Sistema Solare che muove le orbite di alcune rocce della Cintura di Kuiper, potrebbe essere già stato rilevato dalla NASA. Si ritiene che il Pianeta X sia circa cinque volte la massa della terra. Non si sa esattamente di cosa si tratti o dove si trovi – figuriamoci da dove iniziare a cercarlo! Tuttavia, ora un team di ricercatori ritiene che possiamo già disporre di tutti i dati di cui abbiamo bisogno.
Secondo gli autori dello studio pubblicato il mese scorso sulla rivista Research Notes of the AAS, Matthew J Holman, Matthew J Payne e Andras Pa, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA potrebbe aver già visto questo misterioso pianeta, ma non abbiamo ancora avuto il tempo di cercarlo nelle fotografie nelle vaste aree di dati catturate dal cacciatore di pianeti.
TESS cerca esopianeti usando il metodo del transito, cioè osserva il cielo che si “allunga”, aspettando che qualcosa attraversi di fronte a una luce stellare lontana. Tuttavia, una singola esposizione non è riuscita a catturare qualcosa di così distante e debole come il Pianeta X- Quindi, in questa occasione, TESS utilizza il metodo di tracciamento digitale.
Il tracciamento digitale comporta la sovrapposizione di immagini dello stesso campo visivo, aumentando così la luminosità di oggetti distanti. Finora, la tecnica è stata utilizzata con grande efficacia nella ricerca di nuovi asteroidi, ma non è stata utilizzata nella ricerca del Pianeta X o di qualsiasi altro oggetto misterioso e massiccio che esiste oltre a Nettuno.
D’altra parte, il Pianeta X è un bersaglio mobile. Pertanto, sono necessari alcuni calcoli per scoprire la sua traiettoria mentre si muove attraverso lo spazio. “Per scoprire nuovi oggetti con traiettorie sconosciute, possiamo provare ogni possibile orbita!“, hanno spiegato gli autori.
Il tracciamento digitale è stato usato insieme al telescopio spaziale Hubble per scoprire vari oggetti oltre a Nettuno. Sebbene teoricamente possibile, in pratica chiunque voglia trovare il Pianeta X nei dati TESS dovrebbe testare ogni orbita – e anche i supercomputer più potenti del mondo avrebbero bisogno di un po’ di tempo per svolgere questo compito.
L’esistenza del Pianeta X, che gli scienziati ritengono essere un oggetto gigantesco e ghiacciato, è stata inizialmente prevista nel lavoro di Konstantin Batygin e Mike Brown nel gennaio 2016. Le sue proprietà fisiche e chimiche dovrebbero essere simili a quelle di Urano e Nettuno. Il pianeta dovrebbe avere un lungo periodo di orbita: 15.000 anni.
Gli scienziati sostengono inoltre che il “nuovo” membro del sistema solare potrebbe anche essere responsabile dell’inusuale inclinazione del Sole.
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