News

La soluzione al mistero dei giganteschi crateri esplosivi della Siberia potrebbe essere l'”effetto champagne

Gli scienziati sembrano aver finalmente risolto il mistero dietro la formazione di enormi crateri nel permafrost siberiano, specificamente nelle peninsulari russe di Yamal e Gydan. Questi crateri, che si estendono fino a 50 metri di profondità e sono unici in quest’area dell’Artico, hanno confuso i ricercatori per oltre un decennio. Una recente ricerca, pre-pubblicata su EarthArXiv, propone una nuova teoria chiamata “effetto champagne” per spiegare la loro origine.

In precedenza, diverse ipotesi erano state avanzate, compresi impatti di meteoriti e esplosioni di gas naturale. Tuttavia, queste spiegazioni non potevano giustificare la presenza di crateri in scenari geologici diversi. La nuova teoria si basa su condizioni uniche nel permafrost delle peninsulari Yamal e Gydan. Questa regione, con permafrost formatosi oltre 40.000 anni fa, contiene sedimenti marini ricchi di metano.

Secondo la teoria dell’effetto champagne, il permafrost varia in spessore e racchiude grandi riserve di gas metano. Il riscaldamento generato da queste riserve scioglie il permafrost dal basso, creando sacche di gas alla sua base. Il cambiamento climatico contribuisce sciogliendo il permafrost anche dalla superficie. L’effetto combinato, insieme alla pressione dei gas intrappolati, potrebbe causare il collasso del permafrost, innescando le esplosioni di crateri.

La presenza di crateri più piccoli attorno agli otto giganti potrebbe essere spiegata da blocchi di ghiaccio spinti dalle esplosioni. Questa ricerca solleva preoccupazioni sulla possibilità di crateri simili non ancora scoperti, alcuni dei quali potrebbero essere sommersi. La situazione è particolarmente allarmante in considerazione delle interconnessioni tra cambiamenti climatici e dinamiche del permafrost. Il rilascio di metano e gas naturale da queste esplosioni potrebbe accelerare ulteriormente lo scioglimento del permafrost se le temperature globali continueranno ad aumentare. Gli autori della ricerca sottolineano l’importanza del monitoraggio di queste emissioni per comprendere meglio le complesse relazioni tra cambiamenti climatici e dinamiche del permafrost.

Immagine di jcomp su Freepik

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Sindrome post-vaccinazione Covid-19: sintomi, rischi e cosa dice la scienza

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 ha rappresentato un passo cruciale nella lotta alla pandemia, contribuendo in modo significativo…

23 Febbraio 2025

WhatsApp: i temi personalizzati delle chat arrivano per tutti

Una novità attesa da tantissimo tempo è finalmente arrivata su WhatsApp! Dopo averli resi disponibili per una cerchia ristretta di…

22 Febbraio 2025

Depressione e salute fisica: come la mente influenza il corpo

La depressione non colpisce solo la mente, ma ha anche un impatto significativo sulla salute fisica. Studi scientifici hanno dimostrato…

22 Febbraio 2025

La cioccolata calda riduce lo stress e migliora la salute vascolare

Bere cioccolata calda potrebbe essere un modo gustoso e naturale per proteggere il nostro organismo dagli effetti negativi dello stress…

22 Febbraio 2025

Apple Intelligence arriva in Italia, ma quanto spazio occupa?

L'attenzione del pubblico è fortemente mirata verso Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale secondo l'azienda di Cupertino dovrebbe davvero riservare non poche sorprese, puntando…

22 Febbraio 2025

Condivisione dei sogni: è possibile sincronizzando la fase REM?

L'idea di condividere i sogni è da sempre un affascinante tema di dibattito, esplorato sia dalla fantascienza che dalla ricerca…

22 Febbraio 2025