Nel corso degli anni, la Luna ha continuato a svelarci i suoi segreti nascosti. Recentemente, una scoperta avvincente è stata fatta dai ricercatori spaziali: una massiccia lastra di granito vulcanico radioattivo è stata trovata sepolta nel suolo lunare. Questa sorprendente scoperta potrebbe fornire nuove informazioni sulla storia del nostro satellite naturale e solleva importanti domande sulla sua formazione e evoluzione. Da più di 20 anni sappiamo che un’area sul lato opposto della luna chiamata Compton-Belkovich era un po’ strana. Aveva una strana topografia e il metro superiore di terreno sembrava contenere più torio rispetto ai dintorni.
Gli scienziati sono rimasti sbalorditi quando hanno fatto questa scoperta poiché il granito è un tipo di roccia che si forma sulla Terra attraverso processi geologici complessi. Questo solleva interrogativi sulla formazione della Luna stessa. Secondo la teoria più accettata, la Luna si è formata a seguito di un gigantesco impatto tra la Terra primordiale e un oggetto celeste del size di Marte, chiamato Theia. Tuttavia, la presenza di granito vulcanico potrebbe suggerire che i processi geologici lunari siano stati più complessi di quanto precedentemente pensato.
Quindi gli esperti hanno determinato che esiste un’area larga 50 chilometri e spessa diversi chilometri che è inaspettatamente calda. L’unico modo per produrre tutto questo calore sulla luna è attraverso il decadimento di elementi radioattivi come il torio e l’uranio, e il modo migliore per formare una tale concentrazione di quegli elementi è attraverso lo scioglimento ripetuto della roccia attraverso il vulcanismo. La topografia dell’area suggerisce che il vulcano abbia eruttato l’ultima volta circa 3,5 miliardi di anni fa, quindi tutta quella roccia fusa si sarà ormai raffreddata e solidificata in un’enorme lastra di granito chiamata batolite. Ci sono alcune aree simili sul lato vicino della luna, ma non sono così grandi e nessuna di esse è così radioattiva.
Batoliti simili sono alla base di molti importanti sistemi vulcanici sulla Terra, ma non ci aspettavamo di trovarli sulla luna. Sulla Terra questo tipo di vulcanismo è guidato dalla tettonica a placche e dall’acqua, ma la luna non ha nessuno di questi due. Quindi nessuno si sarebbe mai aspettato che questo potesse succedere anche sulla Luna. Questa scoperta avrà anche un impatto significativo sulla futura esplorazione spaziale. Fornirà una risorsa preziosa per i futuri astronauti che potrebbero sfruttare il granito come fonte di materiali da costruzione. Inoltre, la presenza di rocce radioattive potrebbe influenzare la progettazione di strutture e protezioni per gli astronauti, che dovranno affrontare i rischi associati alle radiazioni nello spazio.
Inoltre se la Luna ha ospitato attività vulcanica e potenziali habitat acquatici nel passato remoto, ciò potrebbe suggerire che condizioni simili si sono verificate su altri corpi celesti nel sistema solare. Questo ci spinge a esplorare ulteriormente l’esistenza di vita oltre la Terra e ad affinare le nostre strategie di ricerca. I ricercatori continueranno a studiare attentamente questa lastra radioattiva e ad approfondire la conoscenza del mondo affascinante che orbita intorno a noi.
Foto di Lars Nissen da Pixabay
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