Grazie ad una nuova mostra museale potrebbero essere presto svelati i segreti che si celano dietro ai misteriosi scarabocchi, alle battute e ai messaggi in codice, disegnati sulla lavagna di Stephen Hawking, che il famoso fisico ha mantenuto intatta per più di 35 anni e che sono sulla lavagna ormai da oltre 40 anni.
La preziosa lavagna è infatti stata esposta al pubblico per la prima volta nella mostra dal titolo “Stephen Hawking at Work”, presso la galleria Exploring Space allo Science Musuem di Londra nella speranza di sciogliere i misteri della lavagna del professor Hawking. La nuova mostra sull’ufficio di Hawking, inaugurata il 10 febbraio, accoglierà infatti fisici e amici di Hawking da tutto il mondo nella speranza che possano essere in grado di decifrare alcuni degli scarabocchi disegnati a mano sulla lavagna.
La lavagna risale al 1980, quando il professor Hawking si unì ad altri fisici in una conferenza sul superspazio e la supergravità all’Università di Cambridge nel Regno Unito. Durante le ricerche e gli studi per cercare di arrivare ad elaborare una “teoria del tutto” cosmologica, ovvero un insieme di equazioni che combinassero le regole della relatività generale e della meccanica quantistica, i colleghi di Hawking usarono questa lavagna come una distrazione, riempiendola con un miscuglio di equazioni incomplete giochi di parole sconcertanti e disegni misteriosi.
Ma che significano questi disegni, queste equazioni? Hanno un fondamento fisico e reale o sono solo il risultato di momenti di svago tra gli illustri fisici? Tra i disegni e le scritte sulla lavagna ad esempio, si leggono cose come la “simmetria dello stupore”, affacciate tra disegni di barattoli che contengono la “supergravità di Exxon”, marziani con la barba e un calamaro che scala un muro.
Ora i curatori della mostra e, perché no, anche la comunità scientifica, sperano che le grandi menti mondiali della matematica e della fisica possano risolvere i dubbi relativi ai disegni, alle scritte e alle equazioni sulla lavagna di Stephen Hawking. Potremmo dunque finalmente sapere se si tratta di teorie reali, presentate in modo goliardico per divertimento, o di pura fantasia per mitigare un po’ lo stress delle ricerche.
Assieme a questa preziosa lavagna, nella mostra saranno esposti anche altri preziosi manufatti del professore. Fanno parte infatti della collezione della mostra, alcuni effetti personali come la sua sedia a rotelle, una giacca personalizzata regalatagli dai creatori de “I Simpson” per onorare le sue molteplici apparizioni nello show; e alcuni manufatti relativi al suo lavoro come una copia del suo dottorato di ricerca 1966 e la sua tesi sull’espansione dell’universo.
La mostra sarà esposta allo Science Museum londinese fino al 12 giugno, dopodiché fare tappa in molti altri musei del Regno Unito.
Ph. Credit: Science Museum Group; © The Board of Trustees of the Science Museum
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