Le cimici erano presenti sul nostro pianeta fin dall’età dei dinosauri, secondo una nuova ricerca, anche se i parassiti probabilmente non hanno mai importunato i rettili preistorici. Il nuovo studio ha infatti scoperto che le prime specie di cimici risalgono a 100 milioni di anni fa, molto prima di quanto gli scienziati hanno sempre creduto.
“Pensare che i parassiti che vivono nei nostri letti oggi si siano evoluti più di 100 milioni di anni fa e che stessero camminando fianco a fianco con i dinosauri è una rivelazione. Dimostra che la storia evolutiva delle cimici dei letti è molto più complessa di quanto pensiamo“, ha detto il professor Mike Siva-Jothy dell’Università di Sheffield, che ha partecipato allo studio.
Il dottor Steffen Roth del Museo universitario di Bergen in Norvegia, che ha fatto parte del team di ricerca, ha detto che gli scienziati avevano sempre ritenuto che fossero i pipistrelli i primi ospiti delle cimici; tuttavia, si pensa che i primi pipistrelli siano comparsi sulla Terra solo 60 milioni di anni fa. “È stata una sorpresa scoprire che le cimici più antiche erano già specializzate su un singolo tipo di ospite, anche se non sappiamo quale fosse l’ospite al tempo dei dinosauri“, ha detto Roth.
Secondo lo studio, gli scienziati ritengono improbabile che i parassiti si nutrano di dinosauri perché le cimici di solito si nutrono di animali abituati a rintanarsi in luoghi particolari, come può esserlo un nido per un uccello o un letto per un essere umano, cosa che nelle abitudini dei dinosauri non è mai stata presente, almeno per quanto ne sappiamo fino ad oggi.
Roth e i suoi colleghi hanno impiegato 15 anni per analizzare le specie di cimici presenti in tutto il mondo: circa 34 specie provenienti da 62 località. Gli scienziati hanno anche scoperto che ogni mezzo milione di anni, una nuova specie di cimici “conquista gli umani” e sebbene le cimici tipicamente si specializzino a nutrirsi di nuovi ospiti, alcune specie possono alternarsi tra diversi tipi di ospiti.
I ricercatori hanno anche scoperto che le due specie di cimici che si nutrono di esseri umani (quella comune e la varietà di cimice tropicale) sono molto più antiche degli umani stessi. “Questi risultati ci aiuteranno a capire meglio come le cimici si sono evolute e le caratteristiche che le rendono efficaci parassiti. Questo potrebbe anche aiutarci a trovare nuovi modi per controllarne la diffusione“, ha concluso Siva-Jothy.
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