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Le dionee producono campi magnetici quando si nutrono

Le piante carnivore conosciute come dionee (Dionaea muscipula) attirano gli insetti tra le loro foglie rossastre inebriandoli con un nettare fragrante. Un nuovo studio rivela che, quando le foglie di queste piante affamate di insetti si chiudono sulla loro ignara preda, generano un campo magnetico misurabile. Il campo magnetico della pianta è più di un milione di volte più debole rispetto a quello della Terra.

 

Come funziona il curioso meccanismo magnetico delle dionee

Anne Fabricant, dottoranda presso la Johannes Gutenberg University Mainz e il Helmholtz Institute Mainz, in Germania, spiega che probabilmente il campo magnetico non ha una vera e propria funzione utile per la pianta, ma rappresenta un sottoprodotto dell’energia elettrica che scorre attraverso le sue foglie. La studiosa aggiunge che, secondo le leggi dell’elettromagnetismo, ovunque ci sia attività elettrica, ci dovrebbe essere anche attività magnetica; questo fenomeno, chiamato biomagnetismo, riguarda esseri umani, animali e piante.

Tuttavia, nonostante molte ricerche si siano concentrate sulla produzione dei campi magnetici negli esseri umani e negli animali, non è stato fatto molto per capire il biomagnetismo nel mondo vegetale. Nel nuovo studio, apparso sulla rivista , la dottoressa Fabricant e il suo team hanno usato piccoli sensori di vetro chiamati magnetometri atomici contenenti un vapore a base di atomi sensibili ai campi magnetici. Gli studiosi hanno poi innescato l’energia elettrica, sotto forma di potenziale d’azione, per farla defluire attraverso la dionea. I potenziali d’azione, che si verificano anche nel sistema nervoso animale e umano, sono esplosioni di energia elettrica che permettono alle cellule di comunicare.

Tuttavia, i ricercatori hanno stimolato la pianta servendosi del calore: essi hanno scoperto che, quando stimolata, la dionea crea un campo magnetico la cui forza massima raggiunge un valore di 0,5 picotesla. Secondo gli esperti, questo valore è simile a quelli generati dagli impulsi nervosi negli animali. La dottoressa Fabricant si dichiara entusiasta per aver avuto la possibilità di dimostrare le misure biomagnetiche delle piante usando magnetometri atomici, che operano a temperatura ambiente e possono essere portatili e miniaturizzati. La studiosa precisa che questo fornisce alcune indicazioni sulla distribuzione dei flussi di energia elettrica nella dionea. I ricercatori sperano di misurare campi magnetici ancora più piccoli in altre specie di piante.

Ph. credits: Foto di Livescience.com

Gloria Fiorani

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