Frane, che viaggiano a circa 360 chilometri all’ora, potrebbero essere la causa dei solchi e delle creste sulla superficie di Marte. Secondo una nuova ricerca, sono le rocce che cadono dalle montagne alte 5.000 metri, ha provocare questo fenomeno, e non i ghiacciai, come si pensava. I risultati si sono ottenuti grazie a un’analisi dettagliata delle immagini 3D di un’area di Marte, che si estende per circa 56 km.
Le immagini, mostrano per la prima volta, come si è formata la topografia del pianeta in 400 milioni di anni, facendo luce su come si è evoluto geologicamente Marte. Il fattore scatenante delle frane, è dovuto agli strati di roccia sottostanti, instabili e frammentati. Le foto sono state scattate dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA. Giulia Magnarini, autrice dello studio e dottoranda in scienze della terra presso l’University College di Londra, ha dichiarato: “Le frane su Marte, sono state studiate come si è studiato quelle sui ghiacciai della Terra, pensando erroneamente che fossero simili”.
Magnarini ha spiegato: “Abbiamo dimostrato, invece, che il ghiaccio non è responsabile di tali strutture geologiche su Marte, che possono formarsi su superfici ruvide e rocciose. Questo ci aiuta a comprendere meglio la modellatura dei paesaggi marziani, e ha implicazioni su come si formano le frane su altri pianeti, tra cui la Terra e la Luna”.
Il team, formato da ricercatori internazionali, ha esaminato sezioni trasversali della superficie nel Coprates Chasma, una valle marziana, nella regione del Valles Marineris. Ciò, ha permesso di confrontare l’altezza delle creste e la larghezza dei solchi, con lo spessore dei depositi di frane. L’enorme canyon di Marte è così vasto, potrebbe contenere il nostro Grand Canyon, in uno dei suoi canali laterali. Profondo 8 km e lungo quasi 322 km, sulla Terra si estenderebbe da Los Angeles a New York.
La base rocciosa instabile e asciutto, quindi, plausibile nel creare le vaste formazioni. Dove i depositi di frana sono più spessi, le creste formano un’altezza di 60 metri, e i solchi sono larghi quanto otto piscine olimpioniche. Mentre non si esclude la presenza di ghiaccio, si può affermare che il ghiaccio non era necessario per formare i lunghi solchi analizzati su Marte. Questo importante studio di una frana marziana, almeno per il momento, è stato limitato a informazioni a distanza.
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