News

Le pietre blu di Stonehenge: Ghiacciai e non esseri umani?

Uno dei grandi enigmi archeologici riguarda il modo in cui gli esseri umani del Neolitico avrebbero trasportato le enormi pietre dal Galles a Stonehenge. Mentre molte teorie sostengono che gli esseri umani le abbiano spostate, un nuovo studio suggerisce che il ghiaccio glaciale potrebbe essere stato il vero responsabile del trasporto di queste pietre.

 

Il mistero del trasporto delle pietre: La teoria del trasporto glaciale

Il geomorfologo Brian John, ex professore di geologia all’Università di Durham, ha recentemente proposto che alcune pietre di Stonehenge siano state spostate dall’azione dei ghiacciai piuttosto che dagli esseri umani. John ha basato la sua teoria sull’analisi di una pietra scavata nel sito di Stonehenge più di 90 anni fa, conosciuta come la pietra Newall.

La pietra Newall e le sue implicazioni

La pietra Newall, una pietra blu delle dimensioni di un teschio umano, fu scavata per la prima volta nel 1924 e successivamente conservata al Museo di Salisbury. Esaminando la superficie della pietra, John ha identificato caratteristiche indicative del trasporto glaciale, come sfaccettature, striature e segni di vibrazione causati dal movimento dei ghiacciai.

Il contesto archeologico

Stonehenge è noto per le sue imponenti pietre Sarsen e per circa 80 pietre blu più piccole, generalmente accettate come provenienti dalle colline di Preseli. Tuttavia, la modalità di trasporto di queste pietre è stata oggetto di dibattito per anni. L’ipotesi di John sfida l’idea popolare che le pietre siano state trasportate manualmente dagli esseri umani, un concetto introdotto dal geologo Herbert Henry Thomas nel 1923.

Prove a sostegno della teoria glaciale

John sostiene che i diversi tipi di roccia tra le pietre blu di Stonehenge si allineano con gli schemi del movimento glaciale, che raccoglie rocce di varie origini lungo il suo percorso. Inoltre, la pietra di Newall, non essendo dello stesso tipo di roccia delle altre pietre blu, rafforza l’idea che il ghiaccio glaciale abbia contribuito al loro trasporto.

Prove scientifiche e il futuro della ricerca

Per verificare definitivamente la sua teoria, John suggerisce l’uso della datazione cosmogenica, un metodo che misura l’esposizione delle rocce ai raggi cosmici. Se le pietre blu fossero state trasportate dai ghiacciai, le loro superfici avrebbero dovuto essere esposte per centinaia di migliaia di anni. John è fiducioso che ulteriori ricerche con questo metodo potrebbero capovolgere definitivamente la teoria dell’estrazione manuale.

La teoria del trasporto glaciale proposta da Brian John riapre il dibattito sulle origini e il trasporto delle pietre di Stonehenge. Se confermata, questa ipotesi potrebbe riscrivere la storia delle tecniche di costruzione e delle capacità tecnologiche dei nostri antenati neolitici, suggerendo che le forze naturali giocarono un ruolo molto più significativo di quanto precedentemente ritenuto.

Foto di Brooke Bell su Unsplash

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Scoperta a Guam: tracce di riso in una grotta riscrivono la storia delle migrazioni nel Pacifico

Una grotta remota dell’isola di Guam, nel Pacifico occidentale, ha rivelato un segreto straordinario: tracce di riso risalenti a circa…

5 Luglio 2025

Formaggio e incubi notturni: lo strano collegamento

A sentire nominare il formaggio, si può pensare a molte cose, ma sicuramente gli incubi non sono tra queste. Eppure,…

5 Luglio 2025

Farmaci tipo Ozempic efficaci anche nel diabete di tipo 1: lo rivela uno studio innovativo

Per anni, i farmaci come l’Ozempic — noti come agonisti del GLP-1 — sono stati utilizzati esclusivamente per il trattamento…

4 Luglio 2025

Impianti neurali rivestiti di farmaci: la nuova frontiera contro il rigetto immunitario

Nel campo delle neuroscienze e della medicina rigenerativa, una delle sfide più ostiche è rappresentata dal rigetto immunitario che spesso…

4 Luglio 2025

Bere caffè allunga la vita? Sì, ma solo se è senza zucchero

Il caffè è una delle bevande più amate al mondo: stimola, accompagna le nostre pause e – secondo uno studio…

4 Luglio 2025

iPhone 17 Pro Max avrà un’autonoma da record

Mancano oramai poche settimane al lancio sul mercato dei nuovi iPhone 17 (settembre 2025). Stando agli ultimi rumor, iPhone 17…

4 Luglio 2025