Presto potrebbe non essere più necessario ricorrere alla chirurgia per alcuni tipi di patologie cardiache. Nuovi studi suggeriscono infatti che spesso si ottengono risultati molto più soddisfacenti ricorrendo ad alcuni tipi di valvole collocate direttamente nelle arterie.
Questi risultati rivoluzioneranno il trattamento di un problema che colpisce milioni di persone che necessitano di una valvola aortica quando i vasi sanguigni si restringono al punto da non lasciar circolare il sangue nel modo corretto. Fino a poco tempo fa, il trattamento dei casi più gravi richiedeva un’operazione molto invasiva, in cui chirurghi asportavano la vecchia valvola e ne ricucivano una nuova.
Un decennio fa, sono state sviluppate valvole aortiche espandibili che possono essere guidate fino al cuore attraverso un catetere fatto passare tramite un vaso sanguigno e posizionate all’interno della vecchia valvola. Ma questo tipo di intervento è stato rivalutato solo ora a beneficio di pazienti la cui condizione fisica potrebbe non consentire loro di sopravvivere all’intervento chirurgico.
“Questa è la nostra occasione per rendere questi dispositivi uno standard di cura“, ha detto il dottor Joseph Cleveland, cardiochirurgo dell’Università del Colorado. “Si tratta di una grande possibilità per i pazienti, che così possono evitare un intervento molto più serio“, ha detto. I risultati sono stati pubblicati dal New England Journal of Medicine.
Circa 1.000 pazienti sono stati sottoposti a chirurgia standard e dopo un anno, il 15% del gruppo operatorio e l‘8,5% degli altri pazienti erano deceduti, avevano subito un ictus o avevano bisogno di essere ricoverati nuovamente. In uno studio successivo, 1.400 pazienti sono stati sottoposti all’inserimento della valvola espandibile. Sulla base di risultati parziali, i ricercatori hanno stimato che dopo due anni solo il 6,7% del gruppo operatorio e il 5,3% degli altri pazienti erano deceduti o avevano subito un ictus invalidante.
Ricerche precedenti suggeriscono che i costi complessivi sono inferiori con le valvole espandibili, che costano circa 30.000 dollari contro i 50.000 necessari per quelle inserite chirurgicamente, soprattutto perché la loro applicazione richiede soggiorni ospedalieri più brevi e fanno registrare meno complicazioni, aggiunge Cleveland, che è anche portavoce del College of Cardiology.
Negli Stati Uniti, gli interventi chirurgici per sostituire le valvole aortiche sono inoltre diminuiti. Si prevede che quest’anno ne verranno eseguiti circa 25.000 e il dottor Cleveland si aspetta che diminuiscano almeno della metà l’anno prossimo. Tuttavia, le valvole espandibili hanno ancora bisogno di studi per verificare se esse siano in grado di durare quanto quelle chirurgiche.
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